"Le ricette illustrate dal
ministro Adolfo Urso al Parlamento europeo per rilanciare il
mercato dell'automobile non sono la soluzione e rischiano di
aggravare, anziché migliorare, la grave crisi che attraversa il
settore e le conseguenze disastrose sull'occupazione. Oggi
abbiamo toccato il fondo con solo nel mese di luglio quasi 37
milioni di ore di cassaintegrazione autorizzate, con un aumento
del 28% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente". Lo dice
in una nota Pasquale Tridico capodelegazione del Movimento 5
Stelle al Parlamento europeo.
"A Torino l'aumento è del 49,4% rispetto allo stesso periodo
del 2023, numeri che non si vedevano dai tempi del Covid. La
metà degli stabilimenti nella filiera automotive italiana è a
rischio chiusura - afferma -. Il caso della Gkn di Firenze grida
ancora vendetta, e ora rischiamo di veder sfumata anche la
gigafactory di Termoli. Il problema non si affronta con i soli
dazi alla Cina o con il rinvio degli obiettivi europei, così
come semplicisticamente il Ministro Urso propone: serve un
intervento pubblico massiccio per sostenere la transizione
sostenibile nel settore della mobilità, partendo dal trasporto
pubblico. Questo governo ignora gli strumenti di politica
industriale, lo dimostra il calo della produzione industriale
per 18 mesi consecutivi, si affida al solo mercato ma così
facendo rischia di farci perdere il treno del futuro
rappresentato dall'auto elettrica".
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