"Da anni il mondo dello sport dibatte sugli atleti transgender e sugli evidenti rischi di discriminazione ai danni delle donne causata dall'apertura delle competizioni femminili a questi atleti.
Non a caso, molte federazioni sportive internazionali ne hanno vietato la partecipazione ai Giochi 2024.
Eppure, forse non a caso, la
cerimonia olimpica di ieri sera sembra aver dato la sua risposta
culturale: non c'è più limite al 'transgenderismo', cioè
l'ideologia transgender elevata a modello assoluto, persino nel
tempio dello sport mondiale". È quanto dichiara in una nota il
capodelegazione di Fratelli d'Italia al Parlamento europeo Carlo
Fidanza.
"E d'altronde se nell'Europa che fu cristiana 'L'ultima cena'
viene celebrata da drag queen, quanto potrà ancora reggere
quella barriera di buon senso e dati scientifici eretta a difesa
dei valori sportivi? Non è questione di diritti individuali, che
ovviamente nessuno discute, ma appunto di buon senso, fair play
e lealtà sportiva. Valori antichi e nobili, trafitti ieri sera
in mondovisione, nella patria di De Coubertin, con un colpo di
ghigliottina woke", sottolinea Fidanza.
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