BRUXELLES - "Alcuni pensano che si possa continuare ad andare verso una maggiore centralizzazione, sia a Bruxelles sia nelle mani dei governi nazionali. Sono preoccupato perché è in gioco la visione dell'Europa" delle Regioni. È quanto ha sottolineato il presidente del Comitato europeo delle Regioni, Vasco Alves Cordeiro, pronunciando un discorso programmatico alla conferenza "Comprendere l'Europa attraverso le sue regioni e città" promossa dell'Istituto universitario europeo (Iue) a Firenze.
Un'occasione per siglare con il Comitato un accordo per rafforzare la cooperazione e la condivisione delle conoscenze in futuro. Se è vero che il mondo, come l'Europa, stanno affrontando "crisi", queste "richiedono azioni rapide", ha incalzato Cordeiro, ricordando che "da soli si va veloci, insieme si va più lontano". Il presidente si è dunque detto "preoccupato" per l'idea stessa della centralizzazione anche per quanto riguarda il futuro della politica di coesione post 2027. "Sotto la maschera dell'efficienza o delle preoccupazioni sul bilancio si minaccia il contributo delle autorità locali e regionali alla gestione delle risorse, oltre che la capacità della Coesione di produrre risultati concreti, dai servizi pubblici essenziali come ospedali, scuole, gestione dei rifiuti al sostegno alle imprese. Un'idea di Europa delle Regioni che insieme all'allargamento e alla legittimità democratica sono state individuate come le tre sfide prioritarie che l'Ue deve affrontare".
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