(di Sabina Rosset)
Grave polmonite per la
presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, fuori
gioco fino a metà gennaio in un momento particolarmente delicato
in vista dell'insediamento di Donald Trump e con la suspense
sulle prime mosse del nuovo presidente Usa, dopo gli annunci
sulle politiche Maga (Make America great again). La leader
tedesca, 66 anni, ha dovuto cancellare tutti gli impegni
previsti nelle prime due settimane di gennaio, incluso il
consueto viaggio del Collegio dei Commissari nel Paese alla
presidenza di turno del Consiglio Ue, la Polonia. L'auspicio è
che l'ex ministra del Lavoro di Berlino, alla guida
dell'esecutivo comunitario dal dicembre 2019 e rinnovata il
primo dicembre scorso, possa riprendere in pieno l'attività nel
suo ufficio a Bruxelles a metà mese. Per ora, da quanto fanno
filtrare i suoi collaboratori, sta svolgendo le proprie mansioni
da Hannover e resta in stretto contatto con il proprio team.
A parlare di una "grave polmonite" è stato un portavoce
dell'esecutivo comunitario, Stefan de Keersmaeker, che ha
sottolineato come tra gli appuntamenti cancellati di von der
Leyen ci fosse un discorso a Lisbona e, appunto, il viaggio a
Danzica. La visita in Polonia dei Commissari era prevista il 9 e
10 gennaio ed è slittata per tutto il Collegio. Von der Leyen
non era già prevista oggi alla cerimonia di inaugurazione della
presidenza polacca a Varsavia, con il premier Donald Tusk, dove
è atteso invece il presidente del Consiglio europeo Antonio
Costa.
Tornando alle apprensioni europee sugli annunci di Trump, la
cerimonia di insediamento del presidente eletto è prevista il 20
gennaio. Secondo un sondaggio tra 72 economisti, condotto dal
Financial Times, la principale minaccia per l'Eurozona nel 2025
sarà posta dai possibili nuovi dazi Usa, aumentati almeno al 20%
per le importazioni, stando agli annunci di Trump: oltre due
terzi degli economisti (il 69%) danno per scontata una guerra
commerciale e anche di più (81%) prevedono che il secondo
mandato Trump peserà sull'economia della zona euro. Il
cancelliere tedesco Olaf Scholz, intanto, con il nuovo anno ha
scritto proprio alla presidente von der Leyen chiedendo nuovo
impulso alle politiche economiche dell'Ue per aumentare la
competitività. Tra le richieste, in particolare, misure per
ridurre la burocrazia e sostenere l'industria automobilistica e
siderurgica. Il socialdemocratico, alla prova delle elezioni
anticipate il prossimo 23 febbraio, le ha chiesto di intervenire
ad esempio sugli obblighi di rendicontazione delle aziende
relativi alla sostenibilità, oppure di cancellare le controverse
multe per il comparto dell'auto, chiedendo quindi incentivi a
sostegno dell'auto elettrica. In precedenza il leader
conservatore tedesco Friedrich Merz, in pole position per
diventare il prossimo cancelliere, in un'intervista alla Dpa
aveva auspicato che l'Ue cercasse di nuovo di avere un accordo
di libero scambio globale con gli Stati Uniti, dopo lo stop ai
negoziati sul Transatlantic Trade and Investment Partnership
(Ttip) già con la prima presidenza Trump.
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