/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

>>>ANSA/Von der Leyen chiude l'intesa Ue-Mercosur, ira di Parigi

>>>ANSA/Von der Leyen chiude l'intesa Ue-Mercosur, ira di Parigi

'Giorno storico'. Ma sulla ratifica sarà scontro

BRUXELLES, 06 dicembre 2024, 20:30

Redazione ANSA

ANSACheck

(di Michele Esposito) Un viaggio lampo dall'altra parte del mondo, la messa a punto di un delicato sistema di tutele e vincoli giuridici, l'annuncio da Montevideo, con i leader latinoamericani al suo fianco: con un vero e proprio blitz Ursula von der Leyen ha finalizzato gli ultra-ventennali negoziati tra l'Ue e il Mercosur. La firma dell'accordo pone fine ad una prima, lunghissima parte di trattative che hanno attraversato decine di governi su entrambe le sponde dell'Atlantico, finendo spesso e volentieri ad un punto morto.
    Ma con l'arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca, per von der Leyen il tempo dell'attesa doveva finire. "E' una giornata storica, è un accordo ambizioso e equilibrato", ha esultato la numero uno di Palazzo Berlaymont.
    La conclusione dei negoziati tra Bruxelles e il Mercosur lancia diversi indizi sul modus operandi di von der Leyen, destinata a muoversi in maniera ben più decisa di qualche mese fa. Sull'intesa di associazione Ursula ha mostrato di andare avanti per la sua strada, nonostante la netta contrarietà espressa dal presidente Emmanuel Macron. E ribadita oggi da Parigi: "L'accordo impegna solo la Commissione, non gli Stati membri", il lapidario commento della ministra dimissionaria al Commercio Estero Sophie Primas che ha lasciato prevedere una dura battaglia per la ratifica. Su cui pesano anche il "no" quasi scolpito di Polonia e Austria, i forti dubbi dell'Italia, le riserve di Olanda e Irlanda.
    "Abbiamo ascoltato le preoccupazioni degli agricoltori, l'intesa porta più posti di lavoro e grandi opportunità", ha sottolineato von der Leyen. L'accordo, certamente, allarga i tentacoli della politica commerciale europea e punta a creare un mercato unico da 700 milioni di persone. Il testo, che elimina le tariffe su oltre il 90% dei beni esportati e importati tra Ue e Mercosur, prevede il rispetto degli accordi di Parigi sul clima, un freno di emergenza in caso di eccessivo aumento dell'import agro-alimentare e una dotazione da 1 miliardo di euro per compensare eventuali danni alle imprese rurali.
    Von der Leyen si è assunta la responsabilità di parafare il testo sulla base dell'articolo 207 dei Trattati: "La competenza di negoziare accordi commerciali con i nostri partner è esclusiva", ha scandito un portavoce dell'esecutivo europeo. Ma lo scontro con alcune capitali è solo rinviato. Il pallino, comunque, è in mano a Palazzo Berlaymont, che dovrà decidere le basi legali per l'approvazione del testo. Per le limature giuridiche e la traduzione del testo si prevedono 6-8 mesi. Ed è in questo periodo che la Commissione tratterà con i Paesi riottosi, mettendo probabilmente in campo alcune compensazioni parallele. E' probabile, inoltre, che Bruxelles segua una strada già intrapresa negli accordi con Cile, Canada o Giappone: quella di optare per un'approvazione provvisoria dell'accordo, separando, di fatto, la parte commerciale da quella politica. In questo caso, in seno al Consiglio Ue e prima della ratifica dei 27, per il via libera serve la maggioranza qualificata. Nel caso sul tavolo approdasse un accordo "misto" allora servirebbe una unanimità quasi impossibile. Oltre che dal Consiglio Ue l'intesa va approvata anche dall'Eurocamera dove, avvertono i Verdi, "è difficile che ci sia una maggioranza".
    Ma è con le capitali che, in una congiuntura dove i movimenti anti-Ue e protezionistici sono in costante ascesa, lo scontro si farà durissimo. A molti non è sfuggito che, a dispetto di quanto comunicato in precedenza, von der Leyen non sarà all'inaugurazione di Notre-Dame a Parigi nelle prossime ore. E se la Germania - come la Spagna - ha plaudito con forza l'intesa, il governo di Giorgia Meloni registra sensibilità diverse. "Non condivido i trionfalismi, servono garanzie su reciprocità e protezione dei nostri prodotti", ha avvertito il ministro Francesco Lollobrigida. Ben più aperturista la posizione del vicepremier Antonio Tajani, mentre la Lega di Matteo Salvini ha chiuso parlando di "minaccia agli agricoltori". E le categorie, da Confagricoltura a Confagri fino a Filiera Italia hanno rimarcato i "danni" e le "paralisi" per il settore che potrebbe portare l'intesa. Per Assolatte, invece, l'accordo può valere 245 milioni di euro per il comparto caseario europeo. Anche perché, in Europa, sono in tanti a sottolineare i benefici di una firma che, per dirla come la confederazione delle imprese Ue, rappresenta "un buon inizio" per la nuova legislatura.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza

ANSA Corporate

Se è una notizia,
è un’ANSA.

Raccogliamo, pubblichiamo e distribuiamo informazione giornalistica dal 1945 con sedi in Italia e nel mondo. Approfondisci i nostri servizi.