La prima sezione penale della Corte di appello di Bologna ha condannato a pene fino a nove anni e sei mesi quattro gambiani per un'aggressione ai danni di due nigeriani, avvenuta alle ex Officine Reggiane di Reggio Emilia il 19 giugno 2018, riformando l'assoluzione pronunciata in primo grado e appellata dalla Procura reggiana.
Gli imputati rispondevano di lesioni personali, violazione di domicilio e tentato omicidio.
Quando i carabinieri arrivarono sul posto,
trovarono una delle due vittime priva di sensi nell'androne di
un edificio: il giovane venne portato all'ospedale di Parma e
sottoposta a vari interventi chirurgici.
Due persone furono arrestate poco dopo, mentre gli altri due
furono rintracciati e fermati il 21 e il 24 giugno sempre dai
carabinieri. In primo grado, vista l'impossibilità di procedere
ad un incidente probatorio per sentire le persone offese,
richiesto dalla Procura a settembre 2018, il Tribunale ha
assolto i quattro, ad eccezione di uno condannato per il solo
reato di lesioni personali alla pena di un anno e tre mesi, non
ritenendo le dichiarazioni acquisite idonee, in mancanza di
riscontri, a considerare provata la responsabilità degli
imputati.
La Corte d'Appello di Bologna, in esito ad una rinnovazione
dibattimentale, ha invece riformato la sentenza, condannando tre
degli imputati alla pena di nove anni e sei mesi e il quarto
(quello già condannato per lesioni) a otto anni e sei mesi. In
appello è stato risentito uno dei carabinieri intervenuto e
quindi è stata data una diversa lettura del materiale probatorio
presente in atti.
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