Con il concerto diretto da Donato
Renzetti il 12 gennaio prossimo alle 17,30 all'Auditorium
Manzoni prende il via la stagione artistica 2025 del Teatro
Comunale di Bologna, composta da 8 opere in forma scenica e 2 in
forma di concerto, 21 concerti sinfonici, 5 balletti e una serie
di altri appuntamenti fuori abbonamento. Questo primo incontro,
protagonista uno dei padri nobili della direzione d'orchestra
italiana, offre una carrellata di arie tratte dalle opere di
Gioachino Rossini Matilde di Shabran, Semiramide, Otello e La
gazza ladra interpretate dal mezzosoprano Cecilia Molinari e dal
basso-baritono Paolo Bordogna, e, nella seconda parte, la
Sinfonia N. 1 in do minore di Johannes Brahms, primo tassello di
un percorso che durante l'anno vedrà l'esecuzione delle maggiori
partiture del compositore tedesco.
Gli stessi artisti saranno, poi, protagonisti di una tournée
a Hong Kong il 28 febbraio e l'1 marzo. Una stagione, quella che
sta per cominciare, per certi aspetti interlocutoria (con il
cartellone lirico ancora in trasferta al Comunale Nouveau) che
non ha più in Oksana Lyniv la direttrice musicale, anche se
l'artista ucraina tornerà nel suo ormai ex teatro per completare
il ciclo della Tetralogia wagneriana (Siegfried in giugno e
Crepuscolo degli Dei in ottobre) e per altri due appuntamenti.
Il sovrintendente Fulvio Macciardi, il cui mandato è in scadenza
nelle prossime settimane, ha preferito lasciare la scelta del
nuovo direttore musicale al suo successore, che potrebbe essere
però egli stesso, se riconfermato.
Intanto Oksana Lyniv ha riempito la sua agenda di caselle
prestigiose, contesa com'è dai principali teatri internazionali:
Vienna, Salisburgo, Modena, Copenaghen, Oslo, Strasburgo,
Stoccarda, Montreal, Tokyo, Nagasaki, Dresda, Düsseldorf,
Napoli. In attesa di novità, il Comunale ha affidato ben 2 opere
(Così fan tutte di Mozart e La bohème di Puccini) e 3 concerti
sinfonici al ventinovenne direttore belga Martijn Dendievel,
artista presente a Bologna già da qualche anno, molto apprezzato
dal pubblico e che in molti auspicano possa succedere a Lyniv.
Un altro maestro a cui la Fondazione bolognese si è affidata
è Riccardo Frizza, cinquantatreenne bresciano, cui spetterà
aprire il 24 gennaio il cartellone operistico con la pucciniana
Fanciulla del West. Una sorta di terno al lotto però il Teatro
Comunale lo ha già vinto, ed è il ritorno dopo 8 anni al
prestigiosissimo Rossini Opera Festival di Pesaro, quella che
dal 1987 al 2016 era stata per certi versi la sua seconda casa.
In agosto, anche se con la sola orchestra, sarà presente per 2
opere e per un concerto.
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