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Bologna ha la sua 'Culla', nuova Maternità al Sant'Orsola

Bologna ha la sua 'Culla', nuova Maternità al Sant'Orsola

Tecnologie e umanizzazione, liane e vasche per parto in acqua

19 dicembre 2024, 14:45

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Si chiama la 'Culla di Bologna' la nuova Maternità dell'Irccs Policlinico Sant'Orsola, inaugurata questa mattina dopo quattro anni di cantieri. I bambini e le bambine da fine gennaio 2025 nasceranno nei nuovi spazi del padiglione 4N, dotati di tecnologie all'avanguardia e dettagli accoglienti.
    Si tratta di quasi 9mila metri quadrati di nuova costruzione, dedicati alla cura della donna e del bambino, suddivisi su tre piani, con 8 nuove sale parto, alcune dotate di liane e vasche per il parto in acqua, ambienti ampi da consentire la presenza del partner durante tutta la fase del travaglio. E poi un Pronto soccorso ostetrico-ginecologico, sei sale operatorie, l'unificazione dei reparti di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale, il trasferimento qui del Centro di Infertitlità e Procreazione medicalmente assistita che potrà contare su nuovi incubatori dotati di sistema ottico e software di intelligenza artificiale.
    L'intervento, che s'inserisce in una più ampia riorganizzazione dell'Ospedale della Donna e del Bambino di Bologna, è finanziato dalla Regione con più di 45 milioni di euro e, oltre alla nuova Maternità, entro il 2026 prevede il completamento della ristrutturazione delle vecchie ale del Padiglione 4 e del blocco operatorio e della terapia intensiva pediatrica del Padiglione 13, dove è in corso anche l'allestimento di due camere bianche per la produzione di Car-T accademiche ( 1,6 milioni di euro, con conclusione prevista per la primavera del 2025).
    Nel progetto inoltre una nuova risonanza magnetica di ultima generazione al Padiglione 16, destinata principalmente ai pazienti neonatali e pediatrici (2 milioni). "Questa è la sanità pubblica che vogliamo e difendiamo - commenta il presidente della Regione, Michele de Pascale - spazi e strutture all'avanguardia dove donne, famiglie e bambini possono sentirsi accolti e curati nel modo migliore". Col neo governatore al taglio del nastro c'erano l'assessore regionale alle Politiche per la salute, Massimo Fabi, la direttrice generale del Sant'Orsola, Chiara Gibertoni, il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, e la prorettrice vicaria dell'Alma Mater, Simona Tondelli.
   

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