La street artist Laika torna a
confrontarsi con il tema dei migranti con l'opera 'Una nuova
alba', un murale monumentale di 150 metri quadrati realizzato a
Minerbio (Bologna) grazie al supporto di Renner Italia e dei
Salesiani di Castel de' Britti. L'opera, che sarà inaugurata il
17 dicembre, raffigura un uomo e una donna in mare aperto,
indossando giubbotti di salvataggio, mentre alle loro spalle
sorge il sole, simbolo di un'alba di speranza. In alto
campeggiano i versi del poeta marocchino Tahar Ben Jelloun,
tratti dalla poesia 'All'alba il dolore è stanco': "All'alba il
dolore è stanco/il corpo si abbandona sulla terra umida. Lento
dalla ferita sorge il sole/mentre la notte ha già preso il largo
su una scialuppa di fortuna".
"In un'epoca segnata da un drammatico arretramento dei
diritti umani, con un'Italia che ostacola ulteriormente il
lavoro delle Ong con il decreto flussi e un'Europa sempre più
chiusa e xenofoba che volta le spalle a chi fugge da guerre,
fame e persecuzioni, quest'opera diventa un grido visivo contro
l'indifferenza", commenta Laika, che dedica questa opera "a
Yasmine, la bambina di 11 anni, unica sopravvissuta all'ennesimo
naufragio, rimasta sola tre giorni in mare prima di essere
soccorsa, e a tutte le Ong, che ogni giorno salvano centinaia di
vite in mare".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA