In molti lo ricordano tredicenne suonare Chopin e Schumann attorniato da ballerine in tutù bianco in una trasmissione televisiva di Gianni Boncompagni: conduceva Giancarlo Magalli e il piccolo pianista che si esibiva sorridente fra una magia e l'altra del mago Silvan era Carlo Balzaretti.
Allievo di di Paolo Bordoni e Alberto Mozzati,
vincitore a 16 anni del Concorso Maria Canals in Spagna e nel
1986 a 18 anni del Concorso "Eurovision Young Musicians" di
Copenhagen, Balzaretti, che di anni ora ne ha 56, torna a
suonare a Bologna all'apice della sua arte di interprete
consumato dei classici, il 24 aprile alle 20.30 alla Sala Biagi
del quartiere Santo Stefano nell'ultimo appuntamento primaverile
di "Conoscere la Musica - Mario Pellegrini".
"Un viaggio affascinante tra i fuori programma di Friedman,
Horowitz, Rubinstein, Benedetti Michelangeli, de Larrocha,
Ciccolini, Katsaris, Hewitt, Cortot, Backhaus, etc" recita il
sottotitolo del concerto dell'artista milanese, che vuole
rendere omaggio a tutti i grandi pianisti che hanno popolato il
suo mondo musicale: si andrà dunque dalla Sarabanda della quinta
Suite Francese di Bach, tipico bis di Angela Hewitt, alle Sonate
in fa minore e mi maggiore di Scarlatti con cui Arturo Benedetti
Michelangeli deliziava il suo pubblico, oppure dall'Adagio della
Sonata Kv 332 di Mozart (Alicha de Larrocha) al Notturno Op.
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N. 2 di Chopin (Alfred Cortot) alle Romanze senza parole di
Mendelssohn (Wilhelm Backhaus) all'Arabeske di Schumann
(Vladimir Horowitz). Al termine di questa carrellata di bis,
Balzaretti proporrà una sua composizione dedicata alle stragi
delle vittime di New York e Sendai, dal titolo "11 Settembre
2001, America - 11 Marzo 2011, Giappone". Il concerto si
chiuderà poi con una sua trascrizione della Milonga del Angel di
Astor Piazzolla.
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