All'interno della linea artistica percorsa negli anni passati, il cartellone della 48/a stagione di concerti della Fondazione Toscanini di Parma, l'ultima preparata da Alberto Triola il cui mandato di sovrintendente è in scadenza, offre come di consueto, una varietà di proposte destinate a un pubblico con aspettative diversificate.
Protagonista assoluto del nuovo cartellone è ancora il grande repertorio: la Filarmonica Toscanini si misura per la prima volta nella sua storia con il ciclo integrale delle sinfonie di Schumann, autore che viene a costituire un fil rouge della stagione con l'esecuzione anche dei Concerti per violino e per violoncello.
Riferimento di una parte rilevante della stagione sinfonica è, per la quarta e ultima stagione di direzione principale della Filarmonica, Enrico Onofri, che porta a compimento l'integrale delle sinfonie di Beethoven. Il ciclo si chiude con la Prima, la Seconda (13 aprile), la Quarta (18 febbraio) e la Nona, la "Corale", l'1 gennaio, per il Concerto di Capodanno. Il concerto segna l'inizio di una nuova collaborazione tra La Toscanini e il Teatro Regio di Parma, presente con la propria compagine corale. Molti gli elementi di interesse in un cartellone ricco di nomi prestigiosi, di artisti già noti e amati dal pubblico della Filarmonica, a partire da Mischa Maisky (28 marzo), e Omer Meir Wellber, che torna sul podio della Toscanini a novembre dopo la tournée al Festival di Dresda.
E poi i ritorni di Roberto Abbado, George Petrou e Anna Caterina Antonacci (10 febbraio, nella Medea di Antonìn Benda).
Ritornano anche i giovani direttori italiani Alessandro Bonato e Michele Spotti, e debutta Diego Ceretta. Tra i solisti ospiti della stagione, il Trio di Parma, protagonista nel Triplo Concerto di Beethoven (26 gennaio). La stagione presenta inoltre una declinazione al femminile con Carolin Widmann, Keren Kagarlitsky, giovane direttrice della Volksoper di Vienna, la pianista Marie -Ange Nguci, e la compositrice friulana Daniela Terranova. Infine, l'evento straordinario in Piazza Duomo (11 luglio) con uno degli interpreti più ammirati del nostro tempo, il celebre direttore statunitense Kent Nagano in un programma tutto wagneriano.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA