Ultimo appuntamento per la sezione primaverile dei concerti da camera dell'Accademia Filarmonica di Bologna, il 20 maggio alle 17 in Sala Mozart.
Se l'apertura di questo ciclo era stata affidata al primo violoncello dell'Orchestra Mozart, la conclusione vedrà protagonista Simone Briatore, prima viola e solista dell'orchestra fondata da Claudio Abbado nel 2004 e ora affidata alla bacchetta di Daniele Gatti.
Accompagnato al pianoforte da Antonio Valentino, Simone
Briatore proporrà un programma di musiche di Britten, Schumann e
Hindemith. Voce singolare nel panorama britannico del Novecento,
Britten operò per rivitalizzare la tradizione e avviare il Paese
a una nuova identità musicale: risponde a questo intento il
brano Lachrymae Op. 48 del 1950, di cui esiste anche una
versione successiva, con accompagnamento trascritto per
orchestra d'archi. Attingendo il materiale motivico dalle
collezioni di songs di John Dowland, compositore inglese del
tardo Cinquecento, Britten ne ricalca i contorni malinconici e
introspettivi. I Märchenbielder (Immagini di fiaba) di Schumann
risalgono al 1851, quando il compositore era direttore musicale
a Düsseldorf, con la salute che vacillava ma con una mano che
sul pentagramma si manteneva ancora salda e produceva pagine
memorabili. Nei Märchenbielder al gusto per le miniature,
caratteristico della produzione pianistica, si mescola un sapore
di fantastico, di un Romanticismo tipicamente tedesco.
Compositore eclettico, Hindemith fu anche abile violista ed
esplorò le possibilità dello strumento a tutto tondo,
dedicandovi numerosi lavori. La Sonata Op. 11 N. 4 del 1919
appartiene al periodo giovanile, fresco ancora di eredità
tardo-ottocentesche, ma presto destinato a cedere il passo alla
fase di pragmatismo distaccato della "nuova oggettività".
La rassegna Il sabato in Sala Mozart riprenderà in ottobre
con altri sei concerti. Biglietti da 8 a 20 euro.
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