* ALESSANDRA, ALICE E LE ALTRE, DONNE VITTIME DI UOMINI
Alessandra Matteuzzi è al telefono con la sorella quando viene
aggredita a martellate e uccisa sotto casa, il 23 agosto a
Bologna dall'ex fidanzato, Giovanni Padovani, che la
perseguitava. Ora c'è una panchina rossa, in ricordo di una
vittima di femminicidio. Come Angela Avitabile, ammazzata con
una serie di coltellate dal marito Raffaele Fogliamanizi, il 23
aprile a Viserba di Rimini. O come, sempre a Rimini, Noelia
Rodriguez, uccisa da Maximo Aldana De La Cruz, il 19 maggio. O
ancora Gabriela Trandafir, assassinata il 13 giugno a Cavazzona
di Castelfranco Emilia insieme alla figlia Renata dal marito
Salvatore Montefusco, che aveva denunciato. Un'altra vittima è
Cristina Peroni, il 25 giugno, finita con un mattarello a
Bellariva di Rimini dal compagno, Simone Vultaggio. Alice Neri,
32enne, è stata trovata carbonizzata nella sua auto a Concordia
(Modena) il 18 novembre e in Francia, dopo circa un mese, è
stato arrestato un tunisino di 29 anni: secondo le indagini i
due non si conoscevano.
* INCIDENTI STRADALI, TANTE GIOVANI VITE SPEZZATE
Josef Venturini, 18 anni, Martina Karakach, 17 anni, Renat Tonu,
20 anni: tre giovani vite spezzate a Torrechiara, collina
parmense, dopo uno scontro con un'altra vettura, il 15 gennaio.
Domenico Di Canio, 22 anni, William Pagani, 23 anni, Elisa
Bricchi, 20 anni e Costantino Merli di 23 anni, sono morti il
10, intrappolati nella loro macchina finita nel Trebbia, in
provincia di Piacenza, dopo una festa di compleanno. Un'altra
strage stradale, il 31 ottobre nel Reggiano: un'auto con cinque
persone si schianta contro una casa e muoiono Shane Hyseni, 22
anni, il figlio Mattias Lame, un anno a mezzo, Rejana e Resat
Hyseni, 8 e 11 anni, fratelli di Shane. Al volante, il
convivente della ragazza, positivo ad alcol e droga.
* SAMAN, IL PADRE ARRESTATO E LO ZIO INDICA DOVE SCAVARE
Nel giro di pochi giorni il caso di Saman Abbas, la 18enne che
si era ribellata alla famiglia dopo aver rifiutato un matrimonio
combinato, arriva a una svolta. Il padre Shabbar, latitante da
un anno e mezzo, viene arrestato in Pakistan il 15 novembre. Il
18 un cadavere viene trovato in un rudere poco distante dalla
casa di Novellara dove viveva la famiglia: a indicare ai
carabinieri dove scavare è stato lo zio di Saman, Danish
Hasnain, accusato di essere l'esecutore materiale dell'omicidio
della 18enne. Manca ancora la prova del Dna, ma gli inquirenti
sono sicuri di aver trovato il corpo della ragazza e sono pronti
ad ad avviare il processo a cinque suoi familiari: l'unica
ancora ricercata è la madre, Nazia Shaheen.
* ALPINI A RIMINI, L'ADUNATA E LE POLEMICHE SULLE MOLESTIE
Gli Alpini invadono a migliaia Rimini ai primi di maggio per
l'Adunata nazionale, ma più della festa rimane la polemica.
L'associazione 'Non una di meno' raccoglie centinaia di
segnalazioni di donne molestate nei bar o per strada durante il
raduno delle penne nere, anche se pochissime sono quelle che
formalizzano la loro denuncia alle forze dell'ordine. In molti
casi si tratta di commenti, apprezzamenti volgari arrivati da
uomini alticci, in altri le ragazze riferiscono di essere state
circondate, bloccate e di essere riuscite a divincolarsi a
fatica. All'inizio gli organizzatori smorzano, ma la bufera non
smette di infuriare e l'Associazione Nazionale Alpini annuncia
provvedimenti, chiede scusa e assicura che sarà intransigente.
* FABIO CAPPAI, UCCISO PER UNA LITE A 23 ANNI
Una lite, scoppiata tra alcuni ragazzi, per motivi banali e
degenerata in violenza. C'è semplicemente questo dietro
l'omicidio di Fabio Cappai, operaio di 23 anni, accoltellato la
sera del 15 luglio in un campo sportivo a Castel del Rio, sulle
colline di Imola nel Bolognese, al confine con la Toscana.
Qualche ora dopo i carabinieri arrestano un sedicenne, residente
in un paese della zona, che confessa tutto. In seguito la
Procura per i minori indaga altri tre ragazzi per concorso
anomalo nell'omicidio: avrebbero contribuito al tragico epilogo.
* STRAGE DI BOLOGNA, ERGASTOLO A BELLINI 'IL QUINTO UOMO'
A 42 anni dall'attentato più sanguinoso del Dopoguerra italiano,
la strage di Bologna del 2 agosto 1980, c'è un altro
responsabile per gli 85 morti e oltre 200 feriti. Lo ha
stabilito il 6 aprile la Corte d'Assise con l'ergastolo all'ex
terrorista di Avanguardia Nazionale, Paolo Bellini. Ladro,
truffatore e assassino, si è dichiarato innocente per la strage.
Ma per i giudici ha concorso con i tre Nar condannati in via
definitiva, Fioravanti, Mambro, Ciavardini e con Cavallini,
ergastolo in primo grado. Si attendono le motivazioni per capire
la valutazione della Corte sull'ipotesi dei 'mandanti': la
strage finanziata dalla P2 con i soldi del Banco Ambrosiano.
* IL GRANDE RAVE DI HALLOWEEN, ALLA FINE VINCE LA MEDIAZIONE
A Modena arrivano in oltre tremila giovani da tutta Europa per
passare il ponte di Halloween in un grande capannone a due passi
dall'autostrada. Il party diventa uno dei primi banchi di prova
del Governo con il ministro Piantedosi che ordina subito di
liberare l'area e l'esecutivo lancia un decreto che inasprisce
le norme sui rave. La tensione sale di ora in ora, ma tutto si
conclude con la mediazione: all'alba del 31 ottobre le forze
dell'ordine circondano l'area e convincono i partecipanti a
uscire e lo sgombero avviene senza incidenti. Gli organizzatori
vengono denunciati, la strumentazione per la musica sequestrata.
* MORTA PER IL RITOCCO AL SENO, LA RESPONSABILE PATTEGGIA
Per farsi fare un ritocco al seno, un trattamento di chirurgia
estetica a domicilio, si affida a Pamela Andress, trans di
origini brasiliane. Ma Samanta Migliore, 35 anni, muore poco
dopo l'iniezione nella sua casa di Maranello e Andress si
allontana, per poi costituirsi 24 ore dopo. I fatti risalgono al
21 aprile e le analisi rilevano una enorme quantità di silicone
nel sangue della vittima, morta per un'embolia. A fine novembre
si arriva già al processo, davanti al tribunale di Modena, e
l'indagata patteggia quattro anni e otto mesi.
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