Con 300 immagini di oltre 130 fotografi provenienti da cinque continenti, torna ai Musei di San Domenico di Forlì la fotografia internazionale, protagonista di 'Civilization: Vivere, Sopravvivere, Buon Vivere', mostra che dal 17 settembre all'8 gennaio affronta temi del presente e del futuro del mondo contemporaneo, sempre più caratterizzato dai fenomeni della interconnessione e della globalizzazione.
E' il racconto per immagini della civiltà planetaria del XXI secolo come grande impresa collettiva, "capace di produrre innovazioni, scoperte e opportunità senza precedenti ma anche rischi e minacce alla sopravvivenza stessa dell'umanità".
Dopo essere
stata esposta a Seoul, Pechino, Auckland, Melbourne e Marsiglia,
'Civilization' arriva a Forlì nella sua forma più ricca e
completa, confermando il ruolo di polo di produzione culturale
che la città si è ritagliata negli ultimi anni nel circuito
delle più importanti mostre fotografiche.
Co-prodotta dalla Foundation for the Exhibition of
Photography e dal National Museum of Modern and Contemporary Art
of Korea, in collaborazione con Fondazione Cassa dei Risparmi di
Forlì, la mostra promuove una riflessione su temi fondamentali
della contemporaneità, a partire dagli effetti delle relazioni
tra individui, collettività, generazioni e culture del nostro
tempo: fotografi nazionali e internazionali presentano immagini
dedicate alle conquiste tecnologiche, agli interventi dell'uomo
sull'ambiente, ai grandi fenomeni di aggregazione e ai movimenti
fisici ed immateriali che caratterizzano il mondo in cui
viviamo. La mostra è articolata in otto sezioni dedicate ad
altrettanti temi, che permettono di affrontare una panoramica
esaustiva e trasversale sulla contemporaneità.
Accanto a esponenti della fotografia internazionale come
Edward Burtynsky, Candida Höfer, Richard Mosse, Alec Soth, Larry
Sultan, Thomas Struth, Penelope Umbrico, è notevole la presenza
di autori italiani come Olivo Barbieri, Michele Borzoni,
Gabriele Galimberti, Walter Niedermayr, Carlo Valsecchi, Massimo
Vitali, Luca Zanier, Francesco Zizola, segno della progressiva
crescita di reputazione della nostra fotografia.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA