Apre domani allo Spazio Circolo di
Bellano, nel Lecchese, la mostra 'Franco Battiato. La realtà non
esiste', a cura di Velasco Vitali. L'esposizione presenta una
selezione di quindici opere del musicista e artista siciliano
mancato nel 2021.
In mostra oli su tavola fondo-oro e oli su tela provenienti da
collezioni private che restituiscono i volti, quasi in forma di
icona, degli amici più stretti del maestro catanese, dal
discografico Stefano Senardi all'editrice Elisabetta Sgarbi fino
a Rudy Zerbi. L'esposizione si apre con un piccolo disegno,
tracciato a biro su carta, eseguito in occasione dell'opera
musicale di Battiato Gilgamesh andata in scena all'opera di Roma
il 5 giugno del 1992. L'edizione musicale dell'opera riporta in
copertina un dipinto di monaco in preghiera firmato da Süphan
Barzani, pseudonimo che Battiato stesso utilizzava per firmare
le sue opere. Lo schizzo tracciato a penna blu, gentilmente
concesso da Luca Volpatti, architetto e scenografo, è uno dei
primi disegni di Franco Battiato, oltre a essere di promemoria e
di suggestione per gli allestimenti de "la casa del siciliano"
progettati per la scena del secondo atto di Gilgamesh. Il
disegno è appoggiato su un leggio in legno, oggetto originale
utilizzato in scena da Battiato per recitare, accovacciato, il
monologo sulla scienza dei suoni.
La mostra è accompagnata da un catalogo edito da
ArchiviVitali.
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