TRIESTE - Una mostra-racconto che attraverso le opere realizzate nell'arco del percorso artistico di 75 anni traccia i momenti salienti della produzione del pittore friulano Giorgio Celiberti. È l'esposizione Celiberti 75 Una vita per l'arte: dalla Biennale del 1948 ad oggi, inaugurata nella sala degli atti parlamentari nella biblioteca del Senato Giovanni Spadolini.
La mostra raccoglie il meglio della produzione artistica di Celiberti, la cui carriera è iniziata appena diciottenne con un'esposizione alla prima Biennale di Venezia del dopoguerra.
Pittore e scultore udinese di fama mondiale, Celiberti, ricorda la Regione Friuli Venezia Giulia, è "protagonista della storia dell'arte del Novecento nobilitata dagli ideali e dal sentimento delle sue creazioni artistiche".
"Il percorso di vita e di arte del maestro, che parte giovane dal Fvg per andare nel mondo, raffigura un po' la storia e la cultura della nostra terra. L'anima del Friuli è internazionale e ha sempre costituito un ponte di collegamento anche con l'Est Europa e con il mondo. E il maestro è un po' questo: ha portato quest'anima nel mondo ma poi ha voluto tornare alla sua terra, alle sue radici profonde", ha osservato il governatore del Fvg Massimiliano Fedriga.
"Ciascuna opera del maestro - ha aggiunto - non ci lascia indifferenti, bensì ci permette di cogliere l'energia e l'anima dell'autore che è un po' specchio dell'anima del suo e del nostro Friuli". Un momento importante dell'opera dell'artista è legato a un viaggio, negli anni Sessanta, nel carcere di Terezin; lì la sua produzione subisce una svolta decisiva verso la realizzazione di lavori sulla silenziosa testimonianza delle tragedie dei campi di concentramento. "Di questa testimonianza - ha ricordato Fedriga - solo pochi mesi fa il Consiglio regionale del Fvg ha voluto ospitare alcune opere per il loro grande significato umano e morale in concomitanza con il Giorno della memoria proprio come garanzia di memoria e di trasmissione da divulgare".
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