/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Milano celebra Enrico Baj e i suoi libri d'artista

Milano celebra Enrico Baj e i suoi libri d'artista

La vedova, speranza per l'opera I funerali dell'anarchico Pinelli

MILANO, 02 maggio 2024, 19:17

di Gioia Giudici

ANSACheck

Milano celebra Enrico Baj e i suoi libri d 'artista - RIPRODUZIONE RISERVATA

Celebra Enrico Baj, nell'anno in cui ricorrono i cento anni dalla sua nascita, la mostra 'Baj. Libri in libertà', aperta da domani al 6 luglio alla Biblioteca Nazionale Braidense, che organizza l'esposizione insieme all'Accademia di Belle Arti di Brera e all'Archivio Baj di Vergiate. La rassegna, che anticipa la retrospettiva in programma il prossimo ottobre a Palazzo Reale, presenta 26 libri d'artista dei circa 56 realizzati da Baj nel corso della sua vita. Le opere esposte provengono principalmente dall'Archivio Baj ma sono presenti anche volumi conservati alla Braidense e nella Biblioteca d'Arte Contemporanea dell'Accademia di Brera. Curata da Angela Sanna, Michele Tavola e Marina Zetti, la mostra indaga questa sezione della produzione di Baj partendo dai primi volumi degli anni Cinquanta, primo fra tutti il De Rerum Natura, del 1958, fino all'ultimo, Sull'acqua, pubblicato nel 2003. Un percorso che mette in evidenza il rapporto del pittore e scultore con la letteratura e in particolare con la poesia, che ha costantemente ispirato la sua opera. Al centro dell'esposizione sia il dialogo a distanza con i grandi autori del passato, da Lucrezio a Marziale a Lewis Carroll, sia il lavoro a stretto contatto con scrittori, poeti e critici internazionali come André Breton, Raymond Queneau, André Pieyre de Mandiargues, Jorge Luis Borges, e autori italiani di spicco come Edoardo Sanguineti, Alda Merini, Giovanni Giudici. Tra tutti il più poetico, segnala il direttore di Brera, Angelo Crespi, il 'Baj Merini' a ricordare l'amicizia con Alda Merini e quei versi a lui dedicati e che ne riassumono il carattere immaginifico con cui affrontò la vita: "Baj, ricorda il tempo della passata avventura/ quando il treno che conglobava i poeti/ lungo porte di ferro/ a perdonare questi spazi orrendi/ che tu solo chiamavi fantasia". "Questa mostra - aggiunge Roberta Cerini Baj, vedova dell'artista - ha dato ai libri l'occasione di essere in libertà, liberi dagli scaffali e dalle custodie e liberi di mostrarsi a chi da esperto li sappia apprezzare e a chi da novizio impari a conoscerli. A me ha regalato un fiume di ricordi". E ha riaperto una speranza, quella di trovare una sede per 'I funerali dell'anarchico Pinelli', il quadro che suo marito regalò alla vedova di Giuseppe Pinelli, che lo cedette poi alla galleria Giò Marconi. La fondazione Marconi aveva espresso il desiderio di donarlo alla città. Raramente esposto, il quadro dalle dimensioni monumentali, 3 metri di altezza per 12 di lunghezza, con 18 figure ritagliate nel legno e unite con la tecnica del collage, è ancora in attesa di una sistemazione definitiva, dopo alcune ipotesi suggerite dall'allora assessore alla cultura di Milano Filippo Del Corno, che aveva proposto prima l'anagrafe di via Larga e poi annunciato l'esposizione a Palazzo Citterio. Cosa non avvenuta, ma Roberta Cerini Baj spera ancora in una soluzione. "Sono scaramantica. Speriamo che ci siano buone notizie, ma - aggiunge - non dico niente. Non dire gatto finché non ce l'hai nel sacco. Sono 20 anni che si parla di trovargli una sistemazione permanente, speriamo qualcosa si muova .. vediamo. Ne sarei felicissima, non dipende da me, il quadro non è mio". Pensato per essere collocato nella Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale, il quadro non fu mai presentato nella data stabilita, il 17 maggio 1972, perché quella mattina venne assassinato il commissario Luigi Calabresi. "Un'opera d'arte - sottolinea la moglie di Baj - deve andare oltre le polemiche. Ci sono ancora evidentemente delle resistenze. Un'opera d'arte può raccontare una storia per quello che è stata senza rappresentare un'accusa". Concorda Crespi: "Credo - commenta - sia un'opera importante che debba essere esposta".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza