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'Cucinapoli', alleanza tra enogastronomia e sartoria napoletana

'Cucinapoli', alleanza tra enogastronomia e sartoria napoletana

Fondazione Isaia, evento al Magnolia nel segno della solidarietà

NAPOLI, 22 ottobre 2024, 14:45

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Mira ad iniziative di solidarietà sociale l'alleanza sancita fra sartoria napoletana ed enogastronomia con la prima edizione dell'evento 'Cucinapoli-Il gusto della sartorialità", svoltosi nel segno della valorizzazione dei 'saperi' e delle eccellenze Made in Naples.
    La Fondazione Isaia, attiva dal 2018 in ambito sociale e culturale, ha, infatti, raccolto fondi per 25mila euro nell'evento al 'Magnolia' in favore di nuovi progetti dedicati ai Neet (persone 'inattive' che non studiano, né lavorano né ricevono formazione).
    Hanno messo la loro arte al servizio della solidarietà 7 chef stellati: Domenico Candela (Grand Hotel Parker's, Napoli), Gennaro Esposito (La Torre del Saracino), Alfonso laccarino (Don Alfonso 1890), Giuseppe lannotti (Kresios), Maicol Izzo (Piazzetta Milù), Lino Scarallo (Palazzo Petrucci) e Francesco Sposito (Taverna Estia). Hanno completato la squadra i due chef resident Antonio Chirico per Magnolia e Ignazio Hidemasa Ito per Otoro 81 (3 bacchette guida Gambero Rosso 2024), oltre al maestro panificatore Domenico Fioretti; i vini che hanno accompagnato i piatti dei 9 chef, serviti dai sommelier AIS di Napoli, sono stati donati dalle aziende Villa Rajano, Villa Matilde Avallone, Tenuta Cavalier Pepe, Cantine Leonardo, Marisa Cuomo.
    "Non era facile mettere insieme tante eccellenze e, in pochissimo tempo, ottenere il risultato raggiunto ieri - ha detto Gianluca Isaia, presidente della Fondazione - oltre a un sentimento di gratitudine verso chi ci ha sostenuto oggi, abbiamo la consapevolezza che questo format ha un potenziale e andrà riproposto. Grazie a Cucinapoli potremo realizzare un corso di formazione sartoriale totalmente su misura, cioè tarato sulle reali esigenze del mercato incrociate con i profili di 15 giovani provenienti da situazioni di disagio socio-economico ma di elevato potenziale". "La varietà dei contenuti della serata testimonia i diversi fronti sui quali è impegnata oggi la Fondazione - ha aggiunto il dg Tommaso D'Alterio - mentre la qualità dei sostenitori provenienti dai settori più disparati ci dimostra che il lavoro costante di dialogo e confronto con tutte le realtà del territorio può portare solo buoni frutti". Una 'macchina enogastronomica', ideata ed organizzata da Massimiliano Isaia (rappresentante della società) con il supporto della Food Atelier di Giovanna Virgilio e Adriano Triassi, che ha coinvolto i circa 150 ospiti. La serata, condotta dalla giornalista Anna Paola Merone, è stata aperta dall'orchestra Petit Sanitansamble. Presentato il libro di Silvio de Majo, "Breve storia della città di Napoli nell'età Borbonica", finanziato dalla Fondazione; ne hanno parlato l'autore, l'assessore comunale Chiara Marciani, lo storico Paolo Macry. A seguire, testimonianze di chi collabora con la Fondazione sul fronte dell'inclusione sociale e della promozione culturale. Donatella Rotundo, direttrice della Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere, ha raccontato il progetto del laboratorio di camiceria avviato nel penitenziario i cui detenuti hanno realizzato divise da chef per "Cucinapoli".
    Roberto Sanseverino, presidente Fondazione Città Nuova, ha illustrato la collaborazione col gruppo Isaia per un percorso di formazione professionale IEFP avviato a Scampia dove sono state realizzate pochette per i partecipanti alla serata. Davide Brandi, divulgatore della lingua napoletana, ha ricordato i corsi svolti in collaborazione con la Fondazione.
    La Fondazione Enrico Isaia e Maria Pepillo Onlus nasce per volere del socio fondatore (la Isaia & Isaia spa) e ha come mission la difesa e valorizzazione dei "saperi" del territorio campano, in collaborazione con soggetti pubblici e privati che hanno a cuore i medesimi valori. Le direttrici: inclusione sociale attraverso la sartoria napoletana, ricerca storica e innovazione, valorizzazione del patrimonio culturale campano, promozione del territorio. Marco Simonetti, socio del Magnolia, ha spiegato: "Il nostro è uno spazio polifunzionale nel 'salotto di Chiaia' dove relax e divertimento convivono. Ma non vogliamo dimenticare le eccellenze di questa città spesso dipinta in altro modo. Vogliamo contribuire ad esaltare tutto ciò che a Napoli si riesce a fare bene, un filone che caratterizzerà la nostra azione".
   

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