E' quanto emerso oggi, in apertura del Congresso nazionale dei Paesaggi Rurali Storici che si tiene a Firenze fino a domenica 7 novembre.
"Dal problema dell'Italian sounding e dai recenti attacchi ai
prodotti tipici italiani con prodotti similari - ha affermato
Mauro Agnoletti, professore della Scuola di Agraria
dell'Università di Firenze e coordinatore del comitato
organizzatore del congresso - ci si può difendere associando il
paesaggio alle produzioni di qualità: il paesaggio è un bene non
riproducibile dalla concorrenza. E' questo un punto di partenza
per un modello di sviluppo che dovrebbe essere sostenuto dal
Green Deal Europeo, attraverso la Pac e il Pnrr".
L'evento è organizzato dall'Università di Firenze insieme al
suo spin-off Horizons che si occupa della valorizzazione del
paesaggio rurale, in collaborazione con il ministero per le
Politiche agricole e il Consiglio regionale della Toscana. Al
panel di apertura hanno preso parte, fra gli altri, Susanna
Cenni, vicepresidente della Commissione Agricoltura della
Camera; Endo Yoshihide, Coordinatore del Programma Fao Giahs;
Giuseppe Ambrosio, presidente del Gruppo di lavoro Mipaaf
Unesco; Dino Scanavino, presidente nazionale Cia; Federico Caner
ed Enrica Onorati, assessori all'Agricoltura della Regione
Veneto e della Regione Lazio.
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