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Dall'Ue 780 milioni a 494 giovani ricercatori emergenti

Dall'Ue 780 milioni a 494 giovani ricercatori emergenti

Italia quinta con 41 progetti, 17 sono guidati da donne

ROMA, 05 settembre 2024, 15:54

di Benedetta Bianco

ANSACheck
Dall’Ue 780 milioni a 494 giovani ricercatori emergenti. Attestazione: Zerbor - iStock - RIPRODUZIONE RISERVATA

Dall’Ue 780 milioni a 494 giovani ricercatori emergenti. Attestazione: Zerbor - iStock - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il Consiglio Europeo della Ricerca (Erc) ha assegnato 780 milioni di euro a 494 giovani ricercatori emergenti tramite gli 'starting grant', finanziamenti che aiutano i ricercatori all'inizio della loro carriera a lanciare i propri progetti e perseguire le idee più promettenti. L'Italia è quinta in classifica con 41 progetti finanziati, 17 dei quali guidati da donne, mentre sul gradino più alto del podio troviamo la Germania (98) seguita da Paesi Bassi (51) e Regno Unito (50).

In base alle nazionalità più rappresentate, invece, gli italiani sono al secondo posto con 61 ricercatori, superati solo dai tedeschi (94). "La Commissione europea è orgogliosa di sostenere la curiosità e la passione dei nostri talenti all'inizio della loro carriera", dichiara Iliana Ivanova, Commissaria per l'Innovazione, la ricerca, la cultura, l'istruzione e la gioventù. "I nuovi vincitori mirano ad approfondire la nostra comprensione del mondo: la loro creatività è vitale per trovare soluzioni ad alcune delle sfide sociali più urgenti. In questo bando - aggiunge Ivanova - sono felice di vedere una delle percentuali più alte di donne beneficiarie fino ad oggi, una tendenza che spero continui".

Per questi Starting grant, che assegnano a ciascun ricercatore 1,5 milioni per 5 anni, la percentuale di donne vincitrici è infatti arrivata al 44%, in aumento rispetto agli anni precedenti. "Dare potere ai ricercatori all'inizio della loro carriera è al centro della missione del Erc", afferma Maria Leptin, presidente del Consiglio Europeo della Ricerca. "Sono particolarmente contenta di poter accogliere nuovamente i ricercatori britannici, che sono mancati negli ultimi anni: con 50 sovvenzioni assegnate a progetti nel Regno Unito - prosegue Leptin - questo afflusso è molto positivo per la comunità di ricerca nel suo complesso". 

A 41 progetti italiani fondi per 61,5 milioni

Il Consiglio Europeo della Ricerca (Erc) ha assegnato un totale di 61,5 milioni di euro ai giovani ricercatori emergenti che lavorano in Italia tramite gli 'starting grant', finanziamenti che aiutano i ricercatori all'inizio della loro carriera a lanciare i propri progetti e perseguire le idee più promettenti. Ogni finanziamento è di durata quinquennale e comprende 1,5 milioni per ciascun ricercatore. L'Italia è quinta in classifica con 41 progetti finanziati, 17 dei quali guidati da donne, e 23 tra atenei e centri di ricerca premiati.

Al primo posto l'Università di Padova, con ben 5 ricercatori che si sono aggiudicati il finanziamento, seguita a pari merito con 3 grant da Università Sapienza di Roma, Università Bocconi e Politecnico di Milano, Università Federico II di Napoli e Consiglio Nazionale delle Ricerche. Sono 2, invece, i progetti selezionati per Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, Università di Torino, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica di Torino.

Un unico vincitore vantano tutti gli altri istituti, che comprendono Università di Parma, Università Luiss Guido Carli di Roma, Università Ca' Foscari di Venezia, Università di Pavia e Scuola per gli Studi Avanzati Imt di Lucca. E poi ancora: Ospedale San Raffaele e Humanitas University di Milano, Scuola Internazionale Superiore per gli Studi Avanzati di Trieste, Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, Università di Trento, Università Tor Vergata di Roma, Università di Udine e Fondazione Telethon.   

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