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Così la lettura modella il cervello

Così la lettura modella il cervello

Gli effetti sulle regioni che servono a comprendere significati e suoni

30 dicembre 2024, 14:12

di Elisa Buson

ANSACheck
Un ragazzo intento a leggere (fonte: Sabrina Eickhoff da Pixabay) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Un ragazzo intento a leggere (fonte: Sabrina Eickhoff da Pixabay) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Un vero appassionato di libri lo si può riconoscere dall'anatomia del cervello: la lettura è infatti in grado di modellare due regioni dell'emisfero sinistro che sono legate rispettivamente alla comprensione dei significati e dei suoni. Lo dimostra uno studio pubblicato sulla rivista Neuroimage da Mikael Roll, docente di fonetica all'Università di Lund in Svezia.

Esaminando le risonanze magnetiche di oltre mille persone di età compresa fra i 22 e i 35 anni, Roll ha scoperto che le abitudini di lettura sono rispecchiate da alcuni tratti anatomici del cervello. Leggere influisce in particolare su due regioni dell'emisfero sinistro. La prima è la parte anteriore del lobo temporale, che aiuta ad associare e categorizzare diversi tipi di informazioni significative: per comprendere il significato di una parola come gamba, per esempio, questa regione del cervello associa le informazioni visive, sensoriali e motorie che comunicano l'aspetto, la sensazione e il movimento delle gambe.

L'altra regione cerebrale interessata è il giro di Heschl, una circonvoluzione del lobo temporale superiore che ospita la corteccia uditiva: una migliore capacità di lettura si associa a una parte anteriore del lobo temporale più grande nell'emisfero sinistro che in quello destro. Ciò accade perché la lettura non è soltanto un compito visivo: per associare le lettere ai suoni del linguaggio, bisogna prima essere consapevoli dei suoni della lingua. Questa consapevolezza fonologica è un precursore ben noto dello sviluppo della lettura nei bambini: un giro di Heschl sinistro più sottile è stato infatti associato alla dislessia che comporta difficoltà nella lettura.

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