La Giunta regionale del Veneto ha
deliberato di concludere l'esperienza dei contratti con
compagnie assicurative, e di gestire in proprio i sinistri di
responsabilità civile verso terzi in ambito sanitario e
ospedaliero.
La svolta è contenuta in una delibera proposta dall'assessore
alla Sanità, Manuela Lanzarin; l'atto sarà trasmesso alla
competente Commissione del Consiglio regionale per il prosieguo
dell'iter.
Finora erano le Aziende Sanitarie a gestire i sinistri di
minore entità, prima fino a 250mila euro, soglia innalzata poi a
750mila, e lasciava alla compagnia assicuratrice la gestione di
quelli superiori, i cosiddetti "danni catastrofali". Ora invece,
per i sinistri fino a 250mila euro le Ulss dovranno, entro 180
giorni, espletare l'istruttoria interna e la formulazione della
quantificazione del danno da parte del Comitato Aziendale
Valutazione Sinistri. Per quelli di valore superiore, il termine
è aumentato di altri 60 giorni. Per un valore superiore a
250mila euro si prevede una forma di cogestione tra Azienda
Sanitaria e Azienda Zero: tutte le richieste risarcitorie, dopo
l'istruttoria aziendale, verranno inviate al Nucleo di
Valutazione Regionale, un organismo sovraziendale da istituire
presso Azienda Zero con deliberazione del Direttore Generale. I
sinistri catastrofali attualmente vengono chiusi in tempi che
vanno in media dai sei agli otto anni.
Per il presidente del Veneto, Luca Zaia, "operare in
autonomia, con le risorse interne alla macchina pubblica, spesso
è la soluzione migliore. Lo è di sicuro in questo caso, perché
l'esperienza acquisita negli anni dalle nostre Aziende Sanitarie
nella gestione dei danni connessi all'attività di cura, pochi
rispetto agli 80 milioni di prestazioni erogate all'anno, ma pur
sempre da gestire con attenzione e correttezza, ha ormai
raggiunto un livello che ci consente di rinunciare alla stipula
di polizze con compagnie assicurative che, in passato - conclude
- hanno anche creato difficoltà e polemiche".
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