Ai tempi dell'ultima, grave crisi
economica che portò al collasso anche psicologico e umano
migliaia di imprenditori, per espresso volere del Presidente
della Regione, Luca Zaia, fu attivato in Veneto, primo in
Italia, il numero verde antisuicidi 800.33.43.43. al quale
chiunque poteva rivolgersi trovando ascolto, consigli e
accompagnamento in terapia da parte di esperti psicologi della
Regione.
"Allora avemmo un'intuizione che, visti i risultati, ha
salvato centinaia di vite e rimesso sulla giusta via altre
migliaia. Oggi l'800 33 43 43 - dice il governatore - è ancora
attivo, ma, per scelta della Regione, si è evoluto, ampliando il
suo spettro d'azione in modo che ognuno possa trovare in questo
numero un punto di riferimento per ogni tipo di crisi che la
comunità deve affrontare, come è stato, ad esempio, nel caso
della pandemia del Covid. Ognuno può trovare un servizio unico
nel panorama nazionale per i momenti di difficoltà personale, in
forma assolutamente riservata e con un trattamento del singolo
caso di altissima professionalità".
Ora, aggiunge l'assessore alla sanità Manuela Lanzarin, lo
abbiamo definito come Numero Verde per la Prevenzione dei
Suicidi e Servizio di Ascolto Psicologico per la Gestione delle
Emergenze della Comunità. "Nel primo anno di questa nuova
impostazione, il 2023 - rileva - i risultati sono stati davvero
significativi". Dal primo settembre 2023 è attivo il nuovo
Servizio centralizzato di ascolto psicologico regionale,
operativo su tutto il territorio regionale 24 ore su 24 e 7
giorni su 7 con un team di psicologi a disposizione della
cittadinanza che risponde al Numero Verde 800.33.43.43. Il
Servizio è stato affidato con procedura di co-progettazione
gestita da Azienda Zero alla Cooperativa Mano Amica di Schio
(Vicenza). I numeri parlano chiaro: dal 1/09/2023 al 14/7/2024
sono pervenute al Servizio un totale di 2013 chiamate, di cui il
79% (1588) nella fascia giornaliera e il 21% (425) nella fascia
notturna.
Del totale delle chiamate, l'82% (1657) sono arrivate da
cittadini della Regione Veneto, mentre il 17% (334) da altre
regioni d'Italia. Su base provinciale, la maggioranza delle
chiamate arriva dalla provincia di Padova (27% pari a 452
chiamate), seguono Vicenza (22%, pari a 358 chiamate), Treviso e
Venezia (16%, pari a rispettivamente 265 e 261 chiamate), Verona
(11%, pari a 178 chiamate), Rovigo (5% pari a 82 chiamate) e
Belluno (3% pari a 45 chiamate).
Relativamente alla distribuzione delle chiamate per età, la
maggioranza dei cittadini che chiama il Servizio è della fascia
31-50 anni (39%, 778 chiamanti), segue la fascia 51-70 (26%, 524
chiamanti) e la fascia 22-30 (20%, 398 chiamanti). Infine vi
sono la fascia "Over 70" (8%, 160 chiamanti) e "minori di 18"
(1%, 19 chiamanti).
Entrando nel merito delle "Richieste di aiuto per difficoltà
a gestire situazioni di crisi e impasse personali", si può
osservare che i principali contenuti portati all'attenzione del
Servizio riguardano: la difficoltà nella gestione dei rapporti
familiari e interpersonali (27%, 492 chiamate); la difficoltà
legata alla gestione di obiettivi personali e/o a prospettive
future incerte (23%, 413 chiamate) e la presenza di pensieri
suicidari o autolesionistici (17%, 303 chiamate). Oltre a ciò
l'11% (192 chiamate) evidenzia problematiche legate a condizioni
sanitarie e il 6% difficoltà nella gestione dei rapporti con i
professionisti (103 chiamate) e marginalità sociale (108
chiamate).
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