Lo Iov-Irccs da questo mese ha
attivato il servizio di teleconsulto per i medici, specialisti
oncologi, degli ospedali Spoke della Regione del Veneto.
L'attività è di sola consulenza e consiste nell'offerta
esclusiva di pareri e non prevede la presa in carico diretta dei
pazienti da parte dell'Istituto Oncologico Veneto.
Si tratta di un servizio sperimentale, di sei mesi, che
coinvolge le aziende Ulss n. 1 - Dolomiti, Ulss n. 2 - Marca
Trevigiana, Ulss n. 4 - Veneto Orientale, Ulss n. 5 - Polesana,
Ulss n. 6 - Euganea, Ulss n. 7 - Pedemontana. Alla fine della
sperimentazione, dal primo gennaio 2025, se il teleconsulto
attivato avrà rispettato gli standard di funzionalità previsti e
vi abbiano aderito un sufficiente numero di professionisti
oncologi del SSR, il progetto sarà esteso a tutte le restanti
Aziende Ulss della Regione del Veneto. In quel caso la procedura
sarà ulteriormente implementata per includere miglioramenti e
adattamenti necessari per l'estensione del servizio.
"Il teleconsulto - spiega il Direttore Generale dello
Iov-Irccs, Maria Giuseppina Bonavina - mira a promuovere una
collaborazione sempre più integrata tra i nostri enti e gli
specialisti oncologi, facilitando la condivisione delle
conoscenze e competenze, con l'obiettivo primario di migliorare
la qualità delle cure oncologiche offerte ai pazienti.
L'Istituto auspica che il teleconsulto, grazie alla sua
flessibilità e rapidità di risposta, possa essere ampiamente
utilizzato e apprezzato dai medici oncologi, contribuendo così
al miglioramento del percorso diagnostico-terapeutico dei
pazienti in cura nel Veneto."
E' stabilito che le richieste del teleconsulto, complete di
tutta la documentazione necessaria, vengano indirizzate ai
referenti aziendali per patologia, i quali garantiscono una
risposta entro due giorni lavorativi dalla presa in carico della
richiesta, e comunque nel più breve tempo possibile.
Lo scopo del teleconsulto "è condividere le scelte mediche
rispetto ad un paziente da parte dei professionisti coinvolti e
rappresenta anche la modalità per fornire la cosiddetta, second
opinion specialistica, dove richiesto - afferma il Direttore
Sanitario dello Iov-Irccs , Anna Maria Saieva -. La scelta del
teleconsulto da parte della dirigenza Iov-Ircss è stata dettata,
oltre che dall'esperienza di una vasta letteratura
internazionale sulla telemedicina, anche dall'esigenza di
portare un ulteriore servizio verso il territorio e supportare
le prestazioni degli ospedali spoke del Veneto".
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