Con un lavoro che ha coinvolto 150
medici di base e 228.406 veronesi. la Medicina Interna C di
Borgo Roma ha studiato l'ipertensione nell'età adulta ed ha
prodotto uno spaccato autentico di come la pressione alta faccia
ammalare nella provincia.
Visto l'alto valore statistico, lo studio coordinato da
Pietro Minuz, direttore Medicina Interna C, è appena stato
presentato in anteprima al congresso di Berlino, "Hypertension
and Cardiovascular Protection", organizzato dalla Società
Europea dell'Ipertensione Arteriosa (European Hypertension
Society, ESH).
E' la prima volta che Aoui e medici di Medicina generale,
coordinati da Giulio Rigon, collaborano in maniera così stretta
per arrivare ad un obiettivo comune di salute pubblica, che in
questo caso è ancora più rilevante dal momento che
l'ipertensione arteriosa è la principale causa di morte
cardiovascolare e una delle malattie croniche più diffuse al
mondo,
La ricerca ha raccolto le informazioni relative alla diagnosi
di ipertensione, ai farmaci utilizzati nella cura e alle
condizioni di malattia presenti in circa un terzo della
popolazione adulta della provincia di Verona.
Lo studio epidemiologico ha mostrato che il 19% del campione,
quindi 43.526 veronesi, è affetto da ipertensione arteriosa. Un
dato in linea con la tendenza nazionale, anche nella
distribuzione fra i sessi. Questa malattia colpisce maggiormente
il sesso femminile, ma è più presente negli uomini sotto i 50
anni mentre nelle donne è più frequente sopra i 65 anni. I
pazienti più giovani, che meno frequentemente presentano altre
patologie, e quelli con un minore numero di farmaci hanno una
maggiore percentuale di ipertensione non controllata. È stato
rilevato che quasi il 40% della popolazione di ipertesi (16.577
pazienti), non ha monitorato la propria pressione arteriosa nei
due anni precedenti.
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