Il sindacato degli infermieri
Nursing Up denuncia una "grave carenza di personale
infermieristico che interessa gli ospedali del Veneziano, e in
particolar modo le terapie intensive e le sale operatorie
dell'ospedale dell'Angelo di Mestre", chiedendo "un massiccio
piano di assunzioni e un sistema di incentivazione economica del
personale".
"Siamo di fronte - afferma in una nota Stellina Piscitelli,
coordinatrice provinciale Nursing Up Venezia - a un generale
peggioramento delle condizioni di lavoro per il personale in
tutti i reparti dell'Ulss 3 Serenissima, dove mancano
complessivamente all'appello oltre 300 infermieri. Questo se
raffrontiamo il personale realmente in servizio con il piano dei
fabbisogni minimi per garantire l'operatività dei reparti. Come
è possibile che questo piano resti pressoché invariato di anno
in anno, nonostante la fuga del personale, l'apertura di nuovi
servizi da parte dell'Azienda e il massiccio programma di
recupero delle liste d'attesa?", chiede.
Per il sindacato, inoltre, il gap di personale
infermieristico "viene tamponato dall'Ulss 3 aumentando i
carichi di lavoro per il personale dipendente con un
significativo utilizzo degli straordinari, ma anche con un
notevole incremento della spesa per la somministrazione di
lavoro precario, ricorrendo alle agenzie interinali. Si passa
dai 90mila euro del 2021 ai 450mila euro del 2022, ben cinque
volte il costo iniziale". L'Ulss ha chiesto e ottenuto
l'autorizzazione all'assunzione di 50 nuovi infermieri, ma per
Piscitelli "è del tutto inadeguato e insufficiente a fronte di
una carenza che è cinque volte tanto. Chiediamo all'Azienda, a
fronte di una graduatoria complessiva di 280 idonei, di chiedere
e ottenere dalla Regione ulteriori assunzioni", conclude.
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