L'ospedale di Terni riferimento per
i pazienti affetti da amiloidosi, grazie all'ambulatorio
condotto dai dottori Marco Castronuovo e Marco Dell'Uomo. Novità
in arrivo anche per chi soffre di insufficienza cardiaca, visto
che è da ora disponibile una innovativa terapia non
farmacologica chiamata "Ccm" (cardiac contractility modulation).
L'Azienda ospedaliera ha ricordato che oggi i casi di
amiloidosi cardiaca diagnosticati in Umbria sono 120, con
un'incidenza di circa 20 nuovi all'anno. Nella cardiologia
dell'ospedale di Terni è attivo un ambulatorio di follow-up,
condotto dai dottori Marco Castronuovo e Marco Dell'Uomo, che,
in sinergia con la Struttura di Cardiologia e Fisiopatologia
dell'Azienda Ospedaliera di Perugia, diretta dal professor
Erberto Carluccio e con l'ambulatorio delle Cardiomiopatie
gestito dalla dottoressa Cinzia Zuchi e dalla dottoressa Anna
Mengoni, si occupa del follow-up dei pazienti del centro-sud
dell'Umbria con amiloidosi Ttr in terapia specifica con
Tafamidis. L'ambulatorio è di secondo livello, vi si accede
solo se inviati dallo specialista che pone la diagnosi di
malattia e si svolge il primo e l'ultimo mercoledì del mese alla
struttura complessa di Cardiologia al sesto piano. L'ambulatorio
lavora inoltre in collaborazione con la Struttura di Medicina
Interna diretta dal professor Gaetano Vaudo, che si occupa di
effettuare, per questi pazienti, il test del cammino dei sei
minuti e l'innovativo test da sforzo cardiopolmonare, fatto dal
dottor Leandro Sanesi, per valutare nel tempo la risposta
clinica alla terapia.
Nella nota si ricorda che un accumulo anomalo di proteina
amiloide all'interno di numerosi organi e tessuti può essere la
causa dell'insorgenza di un gruppo eterogeneo di malattie
chiamate amiloidosi. Uno degli organi principalmente coinvolti è
il cuore, provocando una condizione nota come "amiloidosi
cardiaca". Questa malattia si manifesta con una varietà di
quadri di presentazione che includono aritmie e scompenso
cardiaco.
Inoltre, per i pazienti affetti da insufficienza cardiaca, è
da poco disponibile una innovativa terapia non farmacologica
chiamata "Ccm" (cardiac contractility modulation), un
dispositivo del cui impianto si occupa la Struttura di
Elettrofisiologia, diretta dal Dottor Giovanni Carreras, in
grado di migliorare la contrattilità cardiaca e di favorire il
rimodellamento cardiaco inverso in pazienti con scompenso
cardiaco scarsamente responsivi alla terapia farmacologica e con
altri device.
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