Sessantamila euro di finanziamento
sono stati destinati dalla Fondazione italiana di ricerca per la
sclerosi laterale amiotrofica (AriSLA) a una ricerca
dell'Università degli Studi di Perugia, lo studio che il prof.
Antonio Orlacchio, responsabile della Sezione di genetica del
Dipartimento di Medicina e Chirurgia si appresta a realizzare
sulla sclerosi laterale amiotrofica.
La ricerca, che prenderà le mosse dalle basi scientifiche
maturate nel 2010 dallo stesso Orlacchio, ovvero l'osservazione
che il gene ALS5 è la principale causa delle forme giovanili,
avrà l'obiettivo - è detto in una nota dell'Ateneo - di
identificare nuovi geni correlati a questa variante della
patologia, al fine di studiarne in vivo le relative funzioni e
creare quindi i presupposti per future terapie. L'obiettivo,
quindi, è quello di trasferire le conoscenze genetiche dal
laboratorio alla cura dei pazienti, nell'ottica della cosiddetta
medicina traslazionale.
Il progetto del Prof. Orlacchio è stato selezionato da
revisori internazionali fra le oltre cento proposte pervenute e
proclamato vincitore del finanziamento nel corso del convegno
AriSLA tenuto a Milano. La sua realizzazione si svilupperà
nell'ambito di una collaborazione scientifica tra l'Università
degli Studi di Perugia, l'Università Vita-Salute di Milano e
l'Irccs Fondazione Stella Maris di Pisa.
"Lo studio che è stato finanziato - spiega il ricercatore
dello Studium - ha l'obiettivo di fare luce su nuovi meccanismi
fisiopatogenetici di questa malattia neurodegenerativa
particolarmente invalidante, ponendo le basi per una possibile
via terapeutica, sulla quale, naturalmente, andranno effettuate
tutte le opportune indagini sperimentali".
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