Formazione di
soccorso sanitario al comando provinciale dei carabinieri di
Massa (Massa Carrara) col 'Progetto di cardio-formazione La
Benemerita', idoneo a rimarcare la funzione sociale dell'Arma
con un ruolo attivo nella tutela dei cittadini anche in termini
di sicurezza e salute.
Nella circostanza, spiega il comando provinciale, è stato
illustrato anche il corso di formazione Blsd che si svolgerà
alla caserma 'Plava' per i militari che prestano servizio nella
provincia apuana.
L'iniziativa è stata presentata sabato dal comandante
provinciale, colonnello Alessandro Dominici e dal dottor Fabio
Costantino Scirocco, medico specialista in malattie
dell'apparato cardiovascolare dell'Asl Toscana Nord Ovest, e
servirà a dare l'abilitazione all'uso del defibrillatore
portatile (Dae) tenuto conto che in molti casi i primi ad
arrivare sul posto di un'emergenza, in particolare sugli
incidenti stradali, sono proprio i carabinieri. Nello stesso
incontro, attraverso un cortometraggio, è stato illustrato per
la prima volta da una sede istituzionale dell'Arma il progetto
nazionale 'Cardio Security Italia'.
"Più formi, più salvi", è lo slogan che il dottor Fabio
Costantino promuove a tutti i livelli. "Tra i miei obiettivi -
spiega Costantino - c'è di diffondere la cultura del primo
soccorso e dell'utilizzo dei defibrillatori semiautomatici
(Bls-D), rendendo la società più preparata ad affrontare le
emergenze cardiache. Creare una comunità consapevole e attiva,
dove ogni cittadino può diventare un protagonista nella
salvaguardia della salute pubblica. Cominciare proprio dalle
Istituzioni credo sia il miglior punto di partenza".
Sta nascendo inoltre l'associazione Nicola Costantino,
un'organizzazione no profit fondata in memoria di Nicola
Costantino, padre del cardiologo dottor Fabio Costantino.
L'associazione nasce con l'obiettivo di onorare la memoria di
Nicola attraverso iniziative che migliorano la salute pubblica,
in particolare nel campo delle emergenze cardiache.
"L'associazione è titolare del progetto Cardiosecurity Italia -
prosegue il medico - iniziativa innovativa che mira a
rivoluzionare l'approccio alle emergenze cardiache, passando da
una gestione reattiva a una proattiva e comunitaria. Formare
cittadini e operatori attraverso corsi di primo soccorso e
all'utilizzo del defibrillatore. Installare defibrillatori in
luoghi strategici per garantire un intervento tempestivo in caso
di emergenza. Sensibilizzare istituzioni e aziende
sull'importanza della prevenzione e della formazione in ambito
cardiologico".
Tali progetti nascono dalla consapevolezza che, in caso di
arresto cardiaco, ogni minuto che passa diminuisce del 10% la
percentuale di sopravvivenza, che in Europa è di circa l'8% ed
ancora oggi il defibrillatore (Dae) si usa solo nel 28% dei
casi. In Italia, ogni giorno, 180 persone hanno un arresto
cardiaco, in media una ogni 8 minuti. Purtroppo, ancora oggi,
almeno il 50% dei pazienti che ha avuto un infarto muore prima
di raggiungere l'ospedale. Entro il 2030 si calcola che nel
mondo ci saranno 24 milioni di decessi all'anno per malattie
cardiovascolari (ad oggi sono 18 milioni all'anno).
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