"L'Intelligenza artificiale può
essere un sostegno al medico, ma mai un sostituto perché è e
sarà impiegata soprattutto nella diagnosi e nella prevenzione".
Lo ha detto Emanuele Neri, responsabile scientifico del convegno
promosso dall'Aou Pisa proprio sul ruolo della Ia nell'ospedale
del futuro e al quale ha partecipato la direttrice generale
dell'Aoup, Silvia Briani. Quattro le sessioni in cui sono stati
analizzati gli scenari posti dall'IA sul fronte della gestione
sanitaria. L'AI Act, ossia il suo impatto in sanità, l'influenza
che questo insieme di tecniche ormai onnipresenti nell'ambito
dei Big Data analytics avrà in Europa dal punto di vista
tecnologico, della privacy e della deontologia professionale
degli operatori sanitari. Poi l'Intelligenza artificiale nel
rapporto medico-paziente, incentrando la discussione sulla
comunicazione tra il curante e la persona ammalata, con un focus
sul consenso informato e il rapporto medico-IA e paziente-IA;
l'impatto dell'IA su diversità, equità, inclusione sul tema
appunto delle differenze di genere e delle diseguaglianze,
esplorando quali soluzioni siano possibili per un'intelligenza
artificiale etica e non discriminante. Infine, appunto, tema di
riferimento, l'IA nell'ospedale del futuro sul contesto "smart",
nel quale le applicazioni di intelligenza artificiale
supporteranno i percorsi diagnostico-terapeutici e gestionali
aziendali nel costruendo nuovo ospedale.
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