"La Regione Toscana - ha poi
commentato l'assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini -
è una delle punte d'avanguardia in Italia nell'attività di
cooperazione sanitaria internazionale. La nostra Regione crede
profondamente nel valore della solidarietà, con strategie e
azioni coerenti con questo valore e con quanto scritto
nell'articolo 32 della nostra Carta costituzionale in tema di
diritto alla salute. Oltre agli ideali c'è anche la concretezza.
Abbiamo tantissimi progetti sviluppati negli anni, che hanno
coinvolto migliaia di professionisti sanitari della nostra
regione, e che hanno portato benefici a popolazioni di numerosi
paesi del mondo, anche di natura strutturale. Credo che questo
sia un elemento importantissimo in termini di promozione del
diritto alla salute, che si estende anche a quei contesti che
vivono condizioni di difficoltà particolarmente significative".
Per l'assessore alle politiche sociali, Serena Spinelli, la
giornata di oggi è stata "la Toscana riconosce, anche nella
propria normativa che regola il servizio sociosanitario, il
ruolo fondamentale degli strumenti di cooperazione. Fare
cooperazione sanitaria e cooperazione allo sviluppo significa
condividere competenze, costruire diritti e opportunità di
salute e in fondo, a mio avviso, significa crescere
reciprocamente e farsi costruttori della cosa più importante e
fondamentale per tutto questo, che è la pace".
Maria José Caldes, direttrice del Centro di salute globale ha
evidenziato che "la continuità e la sostenibilità degli
interventi sono garantite non solo dall'impegno delle aziende
sanitarie, ma anche dal ruolo fondamentale della società civile,
che ci affianca nella realizzazione dei progetti di
cooperazione. La collaborazione con il sistema Paese, e in
particolare con l'Agenzia italiana per la cooperazione allo
sviluppo, è un altro tassello essenziale per assicurare un
approccio integrato e strategico, capace di rispondere alle
sfide globali e locali in modo coordinato ed efficace."
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