Lunedì 9 dicembre a partire
dalle 10,30, "raccogliendo la disperazione di molte persone
disabili gravi, è indetta una manifestazione di protesta per la
vita indipendente dei disabili gravi davanti alla presidenza
della Regione Toscana", in piazza Duomo 10.
"Senza assistenza individualizzata noi disabili gravi
moriamo nel giro di pochi giorni - affermano in una nota che
annuncia l'iniziativa - Anche per questo nello Statuto c'è
scritto che la Regione Toscana garantisce il diritto alla vita
indipendente e da anni abbiamo ottenuto che la Regione finanzi
un po' del costo della assistenza personale. Per noi, la
sicurezza e l'erogazione anticipata di questo finanziamento è
questione di vitale e decisiva importanza. Viceversa,
l'erogazione 'a rimborso' del contributo vita indipendente
danneggia innegabilmente di più le persone disabili in
condizioni di maggior gravità".
Inoltre, "nonostante le promesse dell'assessora Spinelli, i
bandi di tutte le Zone distretto o SdS hanno seguito alla
lettera il decreto dirigenziale n. 17020 che appunto prevede
l'erogazione 'a rimborso' del contributo vita indipendente.
Cioè, ogni disabile grave deve prima pagare i/le propri/e
assistenti personali per complessive, varie migliaia di euro
mensili e solo dopo - ma non si sa quando - riceverà il
rimborso. Come se non si sapesse che in tutta la regione solo
due o tre disabili possono permettersi di anticipare somme di
tale importanza senza cadere nella miseria più nera". Vita
Indipendente ricorda che "la cifra mensile della pensione di
invalidità civile - che lo Stato ci eroga per farci vivere - è
333,33 euro e l'indennità - con cui dovremmo pagarci
l'accompagnamento - ammonta a 531,76 euro mensili. Con tali
cifre irrisorie e senza il finanziamento per la vita
indipendente non ci resta che rimanere fissi a letto o in
carrozzina ad aspettare la morte".
La protesta porterà le seguenti richieste: "erogazione
anticipata del contributo vita indipendente; rendicontazione
almeno trimestrale; valutazione delle nostre necessità
esclusivamente in base a ciò che non possiamo fare da noi,
eliminando i criteri del reddito e della congruità".
Inoltre, poiché gli uffici della giunta regionale hanno
elaborato una proposta di legge regionale che loro intendono
"sulla vita indipendente" ma che in realtà va proprio contro
quest'ultima e non tiene in nessun conto né la proposta di legge
da noi elaborata e né le nostre osservazioni", Vita Indipendente
chiederà un incontro con il presidente Giani su tale proposta di
legge.
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