"Se noi un giorno dovessimo
perdere il Servizio sanitario nazionale non ci sarà l'annuncio
fragoroso di una valanga, sarà un lento, silenzioso, ma
inesorabile, scioglimento di un ghiacciaio". Lo ha detto Nino
Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, intervenendo
in videocollegamento al forum dal titolo "Autonomia
differenziata e Pnrr: cosa succederà alla sanità?", sul tema
della sanità pubblica, organizzato alla Fonderia Oretea di
Palermo.
"Mi si chiede - prosegue - come mai il servizio sanitario
nazionale, fiore all'occhiello dell'Italia, oggi sta creando
problemi a 60 milioni di persone fra lunghissime liste d'attesa,
pronto soccorsi affollati, le problematiche legate alle
disuguaglianze regionali, l'impatto economico delle famiglie che
oggi addirittura si indebitano o rinunciano alle cure? la
risposta è semplice. Noi abbiamo grandi de-finanziamenti
cronici. In termini di spesa sanitaria pubblica, se guardiamo in
termini di percentuale del Pil, noi siamo passati dal 6,8% del
2012 al 6,2% del 2023 e ci avviamo a scendere sotto il 6%",
conclude Cartabellotta.
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