La Corte costituzionale ha dichiarato
inammissibile, respingendolo, il ricorso del governo nazionale
contro la legge regionale pugliese per garantire le prestazioni
odontoiatriche a pazienti fragili nelle strutture pubbliche. Lo
rende noto il commissario e consigliere regionale di Azione in
Puglia, Fabiano Amati. "Ancora una volta - osserva - una nostra
legge innova nel mondo sanitario, spesso ancorato a
interpretazioni giuridiche ben lontane dall'obiettivo di
garantire la salute, a causa di un pervasivo sistema
d'ingranaggi burocratici. Ma quanta fatica, quante critiche,
quanta maldicenza e, soprattutto, quanto tempo perso".
Amati è stato promotore e primo sottoscrittore della legge
impugnata con ricorso dal governo, oggi respinto dalla Corte
costituzionale con la sentenza numero 89.
"Con la nostra legge - ricorda Amati - avevamo individuato
quali destinatari delle prestazioni odontoiatriche a carico del
servizio pubblico territoriale i pazienti fragili con disabilità
psicomotoria o con disturbi del comportamento. Il Governo
nazionale aveva impugnato la legge, invece, ritenendo che le
prestazioni previste fossero al di fuori dei Livelli essenziali
d'assistenza (Lea), per via di un'interpretazione restrittiva
rispetto alle esigenze di salute, ma anche non spiegata avendo
come riferimento le norme vigenti".
La Corte costituzionale, precisa Amati, "ha invece ritenuto,
condividendo in pieno l'impostazione della legge regionale, che
il criterio della vulnerabilità sanitaria per accedere alle
prestazioni non è riferibile a un numero chiuso di patologie, ma
a tutte le condizioni nelle quali la malattia di base potrebbe
risultare aggravata o pregiudicata da patologie odontoiatriche
concomitanti".
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