Non è sottocutaneo - come
erroneamente comunicato, ieri, in una nota dall'azienda
ospedaliero universitaria di Alessandria - bensì appoggiato alla
pelle, il device, Omnipode Five, impiantato in un paziente
diabetico in età adolescenziale all'infantile Cesare Arrigo. Lo
precisa oggi un comunicato di errata corrige diffuso
dall'ufficio comunicazione sempre dell'Aou.
Si tratta di un microinfusore dotato di un algoritmo che
permette di controllare i livelli di glicemia, riducendo al
minimo la necessità di interventi da parte del paziente stesso.
Diventa uno strumento utile a garantire un miglior controllo
glucometabolico per adolescenti o giovani adulti che rifiutano
il catetere.
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