Dal primo dicembre, negli
ospedali Castelli di Verbania e San Biagio di Domodossola è
stata soppressa la guardia anestesiologica notturna, sostituita
dal servizio di reperibilità. Critico il sindaco di Domodossola,
Lucio Pizzi, che in una lettera indirizzata alla direttrice
generale dell'Asl Vco, Chiara Serpieri, e per conoscenza al
presidente della Regione, Alberto Cirio, e all'assessore
regionale alla sanità, Federico Riboldi, sottolinea "grande
preoccupazione e forte contrarietà" per una decisione che
presenta "una serie di criticità che potrebbero mettere a
rischio la sicurezza dei pazienti".
Pizzi sottolinea il "grave pericolo per i pazienti con
patologie acute, che necessitano di interventi in tempi brevi" e
il rischio che "la nuova organizzazione, limitando la
disponibilità di anestesisti, riduca il numero di sale
operatorie attive". In una nota, anche il Pd del Vco ha
sottolineato "il rischio che l'intera attività chirurgica del
Vco venga bloccata definitivamente", sostenendo che "è chiaro
quanto poco il centrodestra di questa regione abbia intenzione
di salvare la sanità provinciale".
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