"Esattamente due settimane fa, il
14 ottobre, l'assessore regionale Riboldi dichiarava in
commissione consiliare con toni roboanti: "Istituiremo entro due
settimane un tavolo interaziendale dedicato alle prestazioni
ostetrico-ginecologiche". È infatti fortissima la preoccupazione
per il futuro dell'ospedale Sant'Anna, che rischia di essere
sacrificato sull'altare del distacco del Regina Margherita dalla
Città della salute. Due ospedali fortemente integrati, che
difficilmente possono essere separati senza peggiorare il
servizio. Ad oggi non abbiamo alcuna idea di come verranno
scientificamente distribuite le prestazioni legate alla
neonatologia e all'ostetricia". Lo scrive in una nota la
consigliera regionale del Pd Monica Canalis.
"C'è il rischio concreto - sottolinea Canalis - di disperdere
uno storico patrimonio di competenze e cooperazione, soltanto
per inseguire il progetto di un ospedale pediatrico autonomo,
che peraltro continuerà ad avere bisogno degli altri ospedali,
non avendo sufficiente personale medico-sanitario e
tecnico-amministrativo. L'assessore - conclude la consigliera
del Pd -esca dalla nebbia delle sue dichiarazioni e fornisca
chiarimenti sulle reali prospettive del Sant'Anna. Questo
ospedale non può essere svuotato o ridimensionato alla
chetichella".
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