Per i giovani sotto i 35 anni il
benessere è principalmente equilibrio tra fisico e mentale
(77,9%), studio e lavoro incidono moltissimo, per il 58,9%,
famiglia e relazioni per il 61,3%, ma fra le questioni che
maggiormente pesano sulla serenità ci sono sempre di più temi
sociali e di attualità: guerre (41,4%), cambiamento climatico
(33,2%), migrazioni (25,1%). E se sono i social network il luogo
principale in cui sentono parlare di salute mentale (58,5%),
arriva quasi al 65% la percentuale di chi, di fronte a momenti
di difficoltà, considera il parlarne con una persona vicina o
professionista la strada da seguire. È la fotografia del
rapporto 'YouthLab Che Succ?', terza edizione dell'osservatorio
giovanile di Club Silencio realizzata in collaborazione con MinD
Mad In Design e dedicata quest'anno al benessere mentale dei
giovani.
Una ricerca, presentata oggi al museo del Risorgimento di
Torino, frutto di oltre 5mila interazioni con il pubblico di 31
eventi di 'Una notte al museo' realizzati da Club Silencio in
diverse istituzioni culturali e dalla quale emerge anche
l'impatto positivo di questi luoghi sul benessere personale. Fra
i dati più rilevanti, i luoghi in cui i giovani sentono parlare
di salute e benessere mentale, il 58,5% sui social e solo il
12,9% all'università, il 10,8% al lavoro, il 9,2% a casa e
l'8,6% in luoghi sanitari, il che, secondo i ricercatori,
"suggerisce che forse serve dare più spazio e voce a questi
temi". "Con questa iniziativa, vogliamo non solo raccogliere
dati, ma anche sensibilizzare e coinvolgere attivamente i
giovani, creando uno spazio dove possano esprimersi e riflettere
su temi che li riguardano da vicino", spiega Beatrice Dema,
vicepresidente e responsabile area progettazione, ricerca e
sviluppo di Club Silencio, mentre l'assessora comunale alle
Politiche giovanili, Carlotta Salerno, evidenzia che "il tema
del benessere e della salute mentale è centralissimo e stiamo
lavorando da tempo tutti insieme per il superamento dello stigma
della ricerca del benessere psicologico".
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