Il costo dei sinistri in sanità è
aumentato di sette punti percentuali nel 2022 e 2023, nonostante
il numero dei sinistri totali sia in lieve calo, a dimostrazione
che ad aumentare è stato il costo medio di ogni sinistro. Se
infatti negli ultimi dieci anni il costo totale ha superato il
miliardo e mezzo di euro, l'aumento di 100 milioni degli ultimi
due anni è stato dovuto per lo più dall'inflazione. E' la foto
scattata dal secondo "Osservatorio rischi in sanità" di Aon,
società specializzata nell'intermediazione assicurativa.
Un dato che salta agli occhi leggendo i risultati
dell'Osservatorio è che tra il 2014 e l'anno scorso il numero di
contenziosi è calato su ogni fronte: mediazioni (3.012, -21%),
procedimenti civili (4.722, -21%) o penali (1.294, -8%).
Per Enrico Trombetta, deputy head of consulting per l'Italia e
sud-est Europa di Aon, questo è dovuto ad una crescita degli
accordi stragiudiziali. Anche se l'istituto della mediazione
conciliativa resta un punto debole del processo, dato che in
oltre 9 casi su 10 non riesce a raggiungere un accordo ed
evitare il contenzioso civile.
Sul fronte delle responsabilità anche per l'ultima edizione del
report, in circa 7 casi su 10, i sinistri si chiudono senza
responsabilità per struttura o professionista. In linea col
rapporto precedente anche l'elenco dei reparti con più sinistri:
ortopedia e traumatologia (13,3%), pronto soccorso (11,1%),
seguiti da ostetricia e ginecologia (6,1%). Speculare all'anno
passato poi anche la classifica delle tipologie di sinistro,
dove svettano gli errori chirurgici (29,4%), seguiti da quelli
diagnostici (16,1%) e dalle cadute (8,2%).
E' invece tornato a livelli pre-pandemia l'andamento delle
infezioni. Dopo aver raggiunto le 375 segnalazioni nel 2021,
anno del picco del Covid, nel 2022 e 2023 i numeri si sono
dimezzati. Le infenzioni però registrano però il più alto
importo medio, con un valore di oltre 180 mila euro. Un
incremente del 19% sul 2023 potenzialmente attribuibile, per
Trombetta, "all'elevato importo che negli ultimi anni è stato
riservato per i sinistri da infezione relativi al Covid".
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