Due trapianti di polmone, in una
notte, al Policlinico San Matteo di Pavia. Il primo trapianto ha
riguardato un paziente con fibrosi polmonare terminale. Per
consentire una corretta espansione polmonare, sono stati
impiantati tre lobi polmonari su cinque. I polmoni provenivano
da un donatore a cuore fermo e sono stati sottoposti a cinque
ore di riperfusione artificiale per verificarne l'idoneità prima
dell'impianto.
Il secondo trapianto ha interessato un paziente già in lista
d'attesa per un trapianto cuore-polmone; ma il miglioramento
della funzione cardiaca ha permesso di intervenire solo sui
polmoni. Entrambi i trapianti sono stati eseguiti utilizzando la
circolazione extracorporea Ecmo.
"La complessità degli interventi - viene sottolineato in una
nota del San Matteo - ha richiesto la collaborazione di tre
équipe chirurgiche (cardiochirurgia, chirurgia toracica e
terapia intensiva cardiopolmonare) che hanno lavorato
ininterrottamente per oltre 22 ore, sostenute dall'instancabile
contributo del personale infermieristico e del blocco operatorio
cardio-toraco".
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