(V. 'Infermieri aggrediti da una paziente... delle 17:07)
"L'aggressione a tre infermieri del
Pronto Soccorso dell'ospedale Galliera di Genova è
inaccettabile. Alle istituzioni e alle direzioni aziendali
chiediamo un impegno diretto, urgente e concreto. Occorre
intervenire con il massimo sforzo per garantire il diritto alla
sicurezza del personale sanitario sul luogo di lavoro e, allo
stesso tempo, la tutela del diritto alla salute degli stessi
pazienti". Lo afferma Luigi Baldini, presidente di Enpapi,
l'Ente nazionale di previdenza e assistenza della professione
infermieristica, al quale sono obbligatoriamente iscritti gli
infermieri liberi professionisti, commentando l'aggressione a
tre infermieri del Pronto Soccorso dell'ospedale Galliera di
Genova, da parte di una paziente in attesa che pretendeva di
saltare la fila.
"Purtroppo simili episodi sono ormai all'ordine del giorno -
aggiunge Baldini - e sono in aumento, come emerge da un
sondaggio di Anaao Assomed, con l'81% dei medici e dei dirigenti
sanitari che riferisce di essere stato vittima di aggressioni
fisiche o verbali. Nei giorni scorsi altri quattro operatori di
Pronto Soccorso, due infermieri, un operatore socio sanitario
(Oss) e una guardia giurata, sono stati aggrediti presso
l'Ospedale Borgo Roma di Verona. Condanniamo con forza questi
atti violenti ed esprimiamo la nostra solidarietà a chi è
costretto a subirli. Il personale sanitario - sottolinea -
svolge un lavoro quotidiano molto delicato, a contatto con i
pazienti, per assicurare loro la massima assistenza e le cure
necessarie, spesso con orari dilatati, turni massacranti e
risorse umane ridotte. Non è tollerabile che venga fatto oggetto
di minacce, insulti e aggressioni fisiche. Una violenza che si
consuma anche con gravi danneggiamenti agli ospedali, come
accaduto nel territorio della Asl Napoli 1 Centro". Secondo
Baldini "occorre un monitoraggio attento delle strutture, delle
loro criticità, una valutazione che porti ad assumere
provvedimenti mirati, che siano poi la creazione di posti di
Polizia in loco o modifiche alle leggi vigenti. Serve anche un
cambio culturale, che parta dai giovani, dalle scuole, dalla
società civile" conclude.
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