La Fimmg Roma, la Federazione
Italiana medici di famiglia della capitale, esprime
"preoccupazione" per i problemi che si stanno registrando nella
distribuzione dei vaccini antinfluenzali nelle Asl della
capitale e delle province, "menzionati in una interpellanza al
Consiglio Regionale". Lo afferma l'organizzazione in una nota.
I dati forniti dalla Regione, spiega la Fimmg, "indicano che
ai medici di famiglia sono state consegnate 1.041.612 dosi e che
attualmente ne sono state somministrate 870.216, ne restano
172.379, un gap fisiologico tra i tempi di distribuzione e di
somministrazione che non è né immediata e istantanea, ma
necessita di tempi tecnici". Quello che preoccupa, si
sottolinea, "è che la quantità distribuita non è attualmente
sufficiente per espletare le richieste: parliamo di una giacenza
di circa 45 vaccini per medico con appuntamenti ben maggiori,
vista anche la maggior richiesta rilevata dalla Regione stessa.
Resta da valutare il problema dei vaccini pneumococcici
scaglionati e distribuiti in quantità minori rispetto al
richiesto". Poi c'è il problema della distribuzione locale
"molto farraginosa e complessa con difficoltà burocratiche,
piattaforme in tilt o complicate per gli ordinativi, corrieri in
ritardo e difficoltà nella distribuzione, come nella ASL Roma 2
e Roma 1, anche se le segnalazioni arrivano da quasi tutte le
asl della capitale e hinterland". I medici di medicina generale
sono i maggiori somministratori di vaccini con circa 1 milione
di vaccinazioni influenzali a stagione ma lo fanno, afferma la
Fimmg, "sopportando oneri burocratici altissimi e risolvendo
problemi pur di assicurare il servizio, ed è qui che si dovrebbe
lavorare uniformando i sistemi distributivi ora lasciati alla
libera interpretazione delle asl, con difformità organizzative
enormi".
"Si tratta di una situazione di difficoltà nella distribuzione
dei vaccini - precisa all'ANSA Pier Luigi Bartoletti, segretario
della Fimmg Roma - che sta riguardando al momento solo le asl
della Capitale. Ritardi che speriamo si risolvano al più presto.
Come medici, ci scusiamo con i cittadini per i disagi e li
invitiamo a fare comunque la vaccinazione appena possibile".
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