Camice bianco per 330 studenti del
quarto anno del corso di laurea in Medicina e chirurgia di
UniCamillus, che iniziano il loro percorso di tirocinio dopo
aver simbolicamente ricevuto, nella cerimonia organizzata
dall'università il 13,14 e 15 novembre, l'indumento del medico
per antonomasia. "Un rito di passaggio che rappresenta il
momento in cui dall'aula si passa in trincea", ha affermato il
rettore di UniCamillus, Gianni Profita. "Sappiamo tutti quanto
la sanità stia vivendo un momento complesso, in cui c'è bisogno
di metterci davvero l'anima per svolgere bene il lavoro di
medico. E noi siamo certi di avere trasferito ai nostri studenti
questo sentimento".
"Le decisioni che noi consideriamo buone hanno due
caratteristiche: la conoscenza e il coraggio", ha aggiunto
Andrea Urbani, direttore della direzione regionale per la Salute
e l'integrazione sociosanitaria del Lazio. "Dovete studiare per
prendere le vostre decisioni al meglio delle conoscenze sulla
materia. Ma la conoscenza non è tutto per poter prendere una
decisione. Per quanto si studi, vi troverete di fronte a
situazioni nelle quali dovrà subentrare la seconda
caratteristica, quella del coraggio, in cui servirà mettersi in
condizioni di poter dire che è stato fatto veramente tutto il
possibile".
Presente anche il direttore generale dell'Asl Roma2, Francesco
Amato, che ha sottolineato: "Vi troverete in una sanità
profondamente cambiata rispetto al passato. C'è un cambiamento
radicale del sapere dominante nel settore medico. La
complementarietà con il mondo dell'Università non può che far
migliorare anche i servizi ospedalieri. È nella conoscenza", ha
concluso, "che i pazienti devono trovare risposta ai loro drammi
quotidiani e ricevere le migliori opportunità di cura che la
scienza ci mette a disposizione".
"Il camice con cui veniamo vestiti oggi rappresenta conoscenze
scientifiche, valori etici e morali che ci sono stati trasmessi
in questi anni", ha detto uno dei due rappresentanti degli
studenti, Alberto Cucco. "Siamo consapevoli che davanti a noi ci
aspettano sfide impegnative", ha aggiunto la sua collega Arianna
Romano, "ma siamo pronti ad affrontarle con passione, dedizione
e con il desiderio di dare il massimo per onorare questo camice
e la professione che abbiamo scelto".
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