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Gemelli leader per endoscopia bariatrica, terza via cura obesità

Gemelli leader per endoscopia bariatrica, terza via cura obesità

A ottobre 2025 la prossima masterclass,50 partecipanti dal mondo

ROMA, 14 novembre 2024, 12:53

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Fino a poco tempo fa l'unica soluzione per l'obesità era la chirurgia bariatrica. Dopo l'arrivo dei potentissimi farmaci iniettivi semaglutide e tirzepatide (avamposto di tanti altri), oggi vi è anche una terza via: l'endoscopia bariatrica. Dal 2013 antesignano del trattamento in Europa è il Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs, dove sono attualmente in corso 15 trial clinici per un trattamento che, grazie all'ausilio di robot, si ridurrà nei prossimi anni a soli 5 minuti. Ogni anno il Gemelli organizza una masterclass dedicata all'argomento per meno di 50 partecipanti da tutto il mondo, la prossima a ottobre 2025.
    "Secondo le linee guida, l'intervento va riservato ai pazienti con un indice di massa corporea (Bmi) tra 30 e 40, ma presto l'indicazione potrebbe estendersi ai pazienti sopra 27 e sotto 30, in presenza di comorbilità associate", afferma Cristiano Spada, ordinario di Gastroenterologia alla Cattolica e direttore Uo di Endoscopia digestiva chirurgica del Gemelli.
    L'intervento, effettuato in anestesia generale o sedazione profonda, dura appena 20-30 minuti e viene eseguito con un gastroscopio sul quale viene montata una speciale suturatrice.
    "Dopo aver inserito l'endoscopio, si supera l'esofago e si arriva nello stomaco, dove mettiamo punti di sutura a tutto spessore fino ad arrivare al fondo, che non viene 'cucito', per sfruttare il fatto che, distendendosi con l'arrivo del cibo, conferisce un senso di sazietà precoce", spiega Ivo Boškoski, associato di Gastroenterologia alla Cattolica, Uoc Endoscopia digestiva chirurgica del Gemelli. "Una tecnica innovativa che stiamo vagliando è l'associazione dell'intervento di endosleeve (gastroplastica verticale endoscopica, ndr) all'ablazione della mucosa del fondo gastrico, con uno speciale laser", aggiunge.
    L'endoscopia bariatrica "è ripetibile in caso di recidiva (cioè nuovo aumento di peso) e può inoltre essere effettuata anche nei pazienti sottoposti in precedenza ad intervento di chirurgia bariatrica, risultato inefficace", continua Spada, che evidenzia come abbia "una percentuale di complicanze gravi (perforazioni, sanguinamenti) bassissima e gestibili durante la procedura stessa". All'intervento sempre più spesso vanno aggiunti i farmaci antiobesità, e i pazienti devono comunque seguire diete specifiche sotto un controllo multidisciplinare: "il paziente deve sapere che è necessario cambiare il proprio stile di vita", conclude.
   

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