Palazzi istituzionali illuminati di
viola e una mostra fotografica alla Camera per ricordare che
sono oltre un milione e 200mila le persone che soffrono di
demenze in Italia. Sono alcune delle iniziative promosse
dall'Intergruppo Parlamentare Neuroscienze & Alzheimer in vista
della giornata mondiale che si celebrerà il 21 settembre e
presentate oggi in una conferenza stampa in Senato.
Il 50-60% delle persone che soffrono di demenza hanno
l'Alzheimer, pari a circa 600 mila anziani nel nostro Paese. "I
numeri sono in aumento in modo vertiginoso con stime che
raddoppieranno entro il 2050. La ricerca sta sviluppando nuove
terapie, ma qualsiasi trattamento funziona meglio se il paziente
è in fase presintomatica. Per questo lavoriamo sui marcatori di
malattia e sulla diagnosi precoce", ha spiegato Raffaele Lodi,
presidente Rete Irccs delle Neuroscienze che riunisce 30
istituti di ricerca e cura a carattere scientifico.
"Dobbiamo sostenere la ricerca e intercettare precocemente i
pazienti. Per poter intervenire con quello che già abbiamo, ma
anche per inserirli in programmi di sviluppo di nuove terapie.
Accanto a questo vanno aiutate le famiglie", ha ricordato la
senatrice Beatrice Lorenzin (Pd), co-presidente dell'Integruppo.
"Proprio sulle loro spalle infatti - ha aggiunto - pesa un costo
sociale elevatissimo e mancano punti di riferimento sul
territorio, ad eccezione di quello costituito dalle associazioni
di pazienti".
Tra le iniziative previste per la giornata, ha spiegato
Annarita Patriarca (Fi), co-presidente Intergruppo, "una mostra
a Palazzo Montecitorio dal titolo 'Mamma mia', con scatti
fotografici che osservano i comportamenti di una mamma malata
attraverso gli occhi della figlia. Prevediamo poi l'accensione
di palazzi istituzionali come quello del ministero della Salute,
della Camera e del Senato, ma l'obiettivo è arrivare anche nei
comuni delle principali città. Perché parlarne e aumentare la
consapevolezza sulla malattia elimina lo stigma".
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