"Gli operatori sanitari, impegnati
ogni giorno in prima linea nella cura dei pazienti, devono
essere protetti da episodi di violenza e aggressioni". Lo
afferma il segretario generale della Cisl Fp Romagna, Mario
Giovanni Cozza secondo cui "a fronte del crescente numero di
attacchi subiti, diventa sempre più necessario riconoscere nuove
tutele contrattuali e garantire una presenza più incisiva delle
Forze dell'Ordine all'interno delle strutture sanitarie
maggiormente esposte a tali rischi, in particolare nei Pronto
soccorso e nei reparti e strutture di cura della salute mentale
e delle dipendenze, che rappresentano i contesti più
vulnerabili".
Il sindacato sottolinea come i dati siano in preoccupante
aumento: nel 2023 sono stati 493 le aggressioni al personale
sanitario nelle province di Ravenna, Forli-Cesena e Rimini. Di
cui 420 in ospedale, la maggioranza presso i pronto soccorso,
34%, e le aree di degenza, 31%, 15% nel servizio psichiatrico
diagnosi di cura. Si può notare come le aggressioni fisiche
abbiano avuto negli ultimi anni un aumento esponenziale: da 35
nel 2019, 9 nel 2020,11 nel 2021 a 141 nel 2022 e 142 nel 2023.
Cisl sottolinea, perciò, come sia importante la prevenzione. "È
fondamentale lavorare sulla prevenzione di questo grave fenomeno
- conclude il segretario Cisl Fp Romagna Cozza - che purtroppo è
esteso in molti altri settori dei servizi pubblici oltre che in
quello sanitario, nei servizi sociali, agli sportelli degli
istituti previdenziali e ministeriali, nei confronti degli
agenti di polizia locale. Gli operatori dei servizi pubblici
vanno difesi, senza esitazioni".
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