Una decina di équipe chirurgiche
del mondo universitario è riunita oggi e domani a Bologna per
operare su pazienti "speciali", ovvero su corpi di donatori, per
simulare nel modo più realistico possibile alcuni interventi che
si svolgono giornalmente nelle sale operatorie del mondo. Si
tratta di un ulteriore passo dell'accordo stipulato tra
Università di Bologna e Regione per realizzare una campagna di
comunicazione e informazione sulla donazione del corpo post
mortem alla scienza commissionata dal Ministero della Salute,
così come previsto dalla legge numero 10 del 10 febbraio 2022,
che per la prima volta disciplina in Italia questo tipo di
donazione, con modalità simili a quelle definite per il
testamento biologico (Dat).
L'Emilia-Romagna è la prima Regione in Italia a partire, in
quanto il Centro di Anatomia Clinica e Chirurgica Sperimentale e
Molecolare del Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie
- Dibinem dell'Alma Mater, riconosciuto nel 2021 come Centro di
riferimento nazionale per la conservazione e l'utilizzazione dei
corpi dei defunti, rappresenta un centro pilota con esperienza
ultradecennale nella gestione dei corpi dei donatori tramite un
Programma di donazione che, fino all'approvazione della Legge,
era in capo al Centro anatomico stesso. All'interno del Centro
anatomico verranno simulati diversi interventi (dalla
Neurochirurgia alla chirurgia del piede) su corpi di donatori
preparati tramite la tecnologia Simlife che permette di
vascolarizzare e ventilare i corpi dei donatori brevettata da
un'azienda francese con la quale il Dibinem Unibo ha
recentemente stipulato un accordo quadro di collaborazione
scientifica.
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