"No ai medici a gettone,
soprattutto nelle strutture di pronto soccorso". È quanto
sostiene la consigliera regionale della Lega, Maura Catellani,
la quale vede una contraddizione tra la legislazione nazionale,
che per fronteggiare lo stato di grave carenza di organico del
personale sanitario prevede l'affidamento a terzi per i servizi
medici ed infermieristici solo in caso di necessità e urgenza, e
quanto accade in molte Asl dell'Emilia-Romagna, soprattutto in
quella di Reggio Emilia.
Catellani ha sottolineato come nella Asl reggiana già da un
paio di anni i medici privati delle cooperative sostituiscono i
medici ospedalieri negli ambulatori di pronto soccorso. "L'uso
di questo tipo di personale sanitario - ha detto ancora la
consigliera - pare confermato anche sui mezzi di soccorso
avanzati, dove vengono utilizzati al posto dei medici di
emergenza territoriale convenzionati".
Catellani, inoltre, ha ricordato la posizione espressa
dall'assessore alle Politiche per la Salute, che nell'aprile
2023 descriveva il ricorso all'esternalizzazione del servizio
con medici a gettone come "una distorsione del sistema" che
sarebbe dovuta scomparire entro l'anno.
A fronte della situazione descritta e considerando la
risposta dell'Asl di Reggio Emilia alle recenti denunce del
sindacato dei medici che pospone al 2025 lo stop ai sanitari
'gettonisti', la consigliera ha quindi sottolineato il dettato
legislativo che fissa in dodici mesi l'uso di tale tipologia di
medici e per questo chiede conferma se nei pronto soccorso
dell'Asl di Reggio Emilia siano presenti medici convenzionati.
Infine, la consigliera chiede un pronunciamento all'esecutivo
regionale sulla situazione reggiana.
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