"Introdurre il rimborso delle
spese di vitto e alloggio per chi sostiene visite, esami e
interventi chirurgici fuori dall'Emilia-Romagna, per garantire
adeguata continuità assistenziale pre e post trapianto, per il
paziente e per chi lo accompagna".
A sollecitare l'allineamento dell'Emilia-Romagna ad altre
regioni - "fra cui Toscana, Lazio, Puglia, Veneto, Campania,
Basilicata" - sono la capogruppo di Fratelli d'Italia Marta
Evangelisti, prima firmataria dell'interrogazione, e i colleghi
di gruppo Giancarlo Tagliaferri e Luca Cuoghi che riportano il
recente caso di una famiglia della provincia di Ravenna
costretta a un'assistenza semi permanente in una struttura
sanitaria della Lombardia, a causa di una grave malattia epatica
del figlio neonato.
A fronte di una situazione difficile, ha destato scalpore
l'assenza di sostegno alla famiglia da parte del sistema
sanitario regionale. Tanto che nelle scorse settimane il
Consiglio comunale di Cervia ha approvato all'unanimità un
ordine del giorno per impegnare sindaco e giunta a intervenire
sulla Regione affinché venga emanata una legge che preveda, per
chi si sottopone a un trapianto fuori regione, di ottenere il
rimborso delle spese extra sanitarie per il trapiantato e per un
caregiver che lo accompagna.
Da qui l'atto ispettivo di FdI per "chiedere alla giunta di
garantire ai cittadini emiliano-romagnoli gli stessi diritti che
vengono riconosciuti ai tanti che vengono a curarsi nelle nostre
strutture mediche attraverso la predisposizione di un fondo per
coloro che sostengono visite, esami e interventi chirurgici
fuori dall'Emilia-Romagna".
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