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Studio Biogem, possibile terapia contro il glioblastoma

Studio Biogem, possibile terapia contro il glioblastoma

Nanoparticelle per trasportare il microRna

NAPOLI, 18 dicembre 2024, 12:52

Redazione ANSA

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Una possibile terapia contro il glioblastoma: è l'obiettivo di una ricerca coordinata dal prof.
    Michele Caraglia, responsabile del Laboratorio di Oncologia Molecolare e di Precisione di Biogem, con l'uso di nanoparticelle per veicolare microRNA (miRNA) come potenziale trattamento per uno dei tumori cerebrali primari più aggressivi.
    Il lavoro, svolto dalla dottoressa Marianna Abate (Biogem) e dalla professoressa Silvia Zappavigna (Università della Campania L. Vanvitelli), coadiuvate dai professori Giuseppe De Rosa e Virginia Campani (Dipartimento di Farmacia Università Federico II) e dai dottori Carlo Leonetti e Manuela Porru (Istituto Superiore di Sanità), riguarda, in particolare, il glioblastoma multiforme, che rappresenta il 54% di tutti i gliomi, con un'incidenza del 15% su tutti i tumori cerebrali primari negli adulti. Una neoplasia fatale, caratterizzata, solitamente, da una sopravvivenza mediana di soli 15 mesi dal momento della diagnosi.
    "Gli studi condotti in vitro - spiega la dottoressa Abate - hanno dimostrato la biocompatibilità delle formulazioni di nanoparticelle utilizzate e l'effetto sinergico del trattamento combinato con il chemioterapico. Le indagini eseguite su modello animale di glioblastoma hanno riscontrato, in particolare, un aumento della sopravvivenza degli animali pari a circa il 30%. È stato infatti possibile osservare, dopo appena quattro settimane di trattamento, una stabilizzazione della malattia nel 66% dei casi esaminati".
    Per Caraglia l'obiettivo è "proporre una strategia terapeutica innovativa per il trattamento del glioblastoma: i risultati emersi rappresentano una speranza concreta per migliorare gli esiti clinici dei pazienti affetti da questa forma devastante di cancro".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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